BRINDISI – Il Sindacato Cobas ha incontrato in tarda mattinata la curatela fallimentare della azienda aeronautica Gse con il seguente ordine del giorno: “Comunicazioni riguardanti l’esito della seconda gara ad asta  pubblica andata a vuoto e determinazioni da assumere ai fini della prosecuzione della procedura”.

Il Tribunale aveva  intanto positivamente prorogato l’esercizio provvisorio della azienda  fino al 31.12.2017.

“Nel corso della riunione – si legge nella nota del Cobas – la curatela fallimentare ha spiegato che a causa dell’asta andata a vuoto devono avviare la procedura di mobilità. Procedura che  in assenza di sostanziali novità porterà i 230 lavoratori al licenziamento , in coincidenza della fine della cassa integrazione speciale il 28 Febbraio 2018. Intanto il 6 Novembre il giudice delegato  incontrerà la stessa curatela per decidere cosa fare nel miglior interesse dei creditori. La curatela fallimentare confida nel buon esito delle iniziative che si potranno intraprendere nel solco segnato dalle leggi. Le cose che si potranno fare  hanno un campo di fatto segnato e vanno dalla immediata vendita delle proprietà aziendali, alla realizzazione di una ulteriore asta o ad una procedura di vendita con gara con bando pubblico. Il Cobas ha  dichiarato  nei giorni scorsi lo stato di agitazione dei lavoratori della Gse e lancia un appello ai lavoratori di tutto il settore aeronautico, a tutti i cittadini, alle altre organizzazioni sindacali, ai parlamentari nazionali e regionali, alla Provincia, ai sindaci e consigli comunali della Provincia di Brindisi , di organizzare una manifestazione a Roma sotto la sede del Ministero dello sviluppo economico per la grave crisi occupazionale  del settore aeronautico nella nostra provincia. Manifestazione a Roma realizzata con previa comunicazione di richiesta di incontro al Ministero che chiediamo venga  sostenuta anche dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. La manifestazione del Cobas davanti al Teatro Verdi la settimana scorsa, durante lo svolgimento del convegno di Confindustria alla presenza del Ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, aveva  lo scopo di denunciare anche la grave crisi occupazionale del settore aeronautico. Se qualcuno pensa di poter risolvere ognuno nella propria fabbrica la crisi occupazionale che la attanaglia sbaglia di grosso. Quello che sta accadendo con Tecnomessapia ed altre aziende è sotto gli occhi di tutti e dovrebbe convincere tutti che è necessario fare fronte unico …..ed alzare la voce per difendere i nostri diritti. Bisogna lottare per far invertire la rotta a decisioni nazionali prese da alcune aziende , tra cui assume particolare rilevanza quella di Leonardo ; azienda di Stato che penalizza fortemente il nostro territorio a favore di altri….. forse rappresentati politicamente in modo più pesante. Dall’altra parte anche la possibilità di realizzare riconversioni produttive, così come ci vengono suggeriti dalla Regione Puglia , hanno bisogno di una forte regia nazionale e regionale.
Per questo vogliamo andare a Bari a chiedere il legittimo sostegno al Presidente della Regione , Michele Emiliano.Autonomia regionale significa poter dire la propria su indirizzi di carattere nazionale che penalizzano fortemente i nostri territori. Le soluzioni per essere trovate hanno bisogno di tempo ……proprio quello che ci comincia a mancare sotto i piedi.
Bisogna mobilitarsi costruendo il più vasto fronte possibile”.

LASCIA UN COMMENTO