BRINDISI – Il bando per la ricerca di sponsor per le luminarie e per gli addobbi natalizi era andato deserto e la città di Brindisi sembrava destinata a rimanere persino senza un albero di Natale. E così, è bastato un semplice post della sottoscritta su facebook (lo ammetto, era una provocazione, nata dalla curiosità di capire chi e quanti si sarebbero fatti avanti), per scatenare una marea di commenti ed una generosissima disponibilità da parte di semplici cittadini. Un tam tam sui social, una veloce raccolta fondi, tantissimi messaggi e dopo pochi giorni il miracolo si è avverato: sono stati i brindisini a donare due bellissimi alberi, posizionati nell’aiuola della piazzetta antistante il Teatro Verdi. Che dire? Mi sarei aspettata una valanga di adesioni da parte delle grandi aziende, quelle che i ‘piccioli’ li hanno per davvero. Ed invece, la sorpresa, neanche tanto inaspettata a dire il vero. I brindisini, ne sono sempre più convinta, sono persone perbene e dal cuore immenso. E da brindisina sono orgogliosa di quello a cui ho assistito in questi pochi giorni. GRAZIE.
Pamela Spinelli
Di seguito il regolamento:
Brava Pamela, donna di alta professionalità e squisita sensibilità.
L’ esercizio della sua professione la porta a stare, quotidianamente, in mezzo alla gente e ciò le ha consentito di conoscere il gran cuore della stragrande maggioranza dei Brindisini.
Grazie, Professore. Grazie di cuore.
Gentile direttrice Pamela quando hai postato la questione dell’albero di natale, mi sono permesso di suggerirti di prendere l’iniziativa x una raccolta pubblica. Ero certissimo che avrebbe avuto successo x ché quasi trenta anni anni addietro, nel marzo 1991, decine di migliaia di albanesi arrivarono a Brindisi e tutta la popolazione si mobilito’ in loro soccorso, arrivando ad ospitarli nelle loro case. La generosità, come le altre virtù, non si declama, ma si pratica negli eventi della vita. Ed è quello che ha sempre fatto il popolo brindisino, quando è chiamato x cause vere.
Roba da matti..la gente sta alla canna del gas ma non si tira indietro per la città…quelli che inquinano, che fruttato il territorio neanche un filo di luminarie..ma forse è meglio, se funzionano come i vaccini che producono stiamo freschi…!!
Devo ammetterlo, i brindisini hanno tanti difetti ma non sono certo avari. In quanto alle grandi aziende, nessuna meraviglia. I più egoisti sono sempre i più ricchi. La differenza tra loro e la gente, in queste circostanze, è che loro ragionano con la tasca, la gente con il cuore.
Un ringraziamento a newspam. In un groviglio di “giornalai”, una giornalista che si distingue per obiettività e serietà. Grazie
Grazie, Emilio.
Complimentissimi,grandi e bravi, quelli che danno sempre sono sempre i più umili,i più poveri.