CEGLIE MESSAPICA – 53 anni lei, 41 lui . Entrambi rumeni. I corpi privi di vita sono stati trovati nella casa di lei in un vicolo del centro storico di Ceglie Messapica. Morti entrambi per una coltellata inferta, forse vicendevolmente al termine di un litigio. Un giallo su cui i carabinieri stanno cercando di fare chiarezza in queste ore con l’aiuto degli esperti delle unità Sis di Bari. L’uomo, Jeorghe Nichita, pastore senza fissa dimora, era ospite da giorni nella casa che la donna divideva col marito anche lui cittadino rumeno. Molto legato alla coppia di agricoltori era solito dormire quando si trovava a Ceglie. Cosa abbia potuto provocare il litigio non è dato di sapere. I due erano soli in casa. Il marito era fuori a lavorare A dare l’allarme che qualcosa di grave era accaduto sono stati i vicini che hanno sentito le urla della donna rinvenuta priva di vita sul balconcino dell’uscio di casa dove si era portata forse in un disperato tentativo di fuga. Il corpo dell’uomo era invece nel soggiorno. Vicino un coltello da cucina. L’arma del delitto. Mara Taran, questo il nome della vittima, era una bracciante agricola, come il compagno, entrambi per conto di un’azienda di ortofrutta del barese. Una brava persona così la descrive chi la conosceva.
