Francavilla Fontana: l’ultimo saluto a Paolo Stasi, tra commozione e grande compostezza

E’ stata la Chiesa Madre di Francavilla Fontana ad accogliere per l’ultimo saluto la salma del 19enne Paolo Stasi, ucciso con due colpi di pistola il pomeriggio del 9 novembre scorso, sull’uscio della sua abitazione di via Occhi Bianchi. Davanti al feretro bianco, sulla sinistra, i genitori Giuseppe e Nunzia e la sorella Vanessa, dalla parte opposta il sindaco Antonello De Nuzzo che ha proclamato il lutto cittadino, il presidente del Consiglio Domenico Attanasi che è anche il legale della famiglia ed i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana che indagano sull’omicidio. In Chiesa tanta compostezza: nessuna lacrima, nessun grido di dolore, solo un silenzio assordante. Soprattutto quando don Alfonso Bentivoglio è sembrato quasi rivolgersi all’assassino di Paolo: “Chi disprezza la vita – ha detto – non può che creare disastri, mentre la vita è un dono di Dio. Abbiate un sussulto di fede ed aggrappatevi a Gesù Cristo”. Poi l’uscita dalla Chiesa, dove ad attendere il feretro c’era uno striscione degli Ultras del Francavilla Calcio. E mentre la bara veniva caricata in auto, mamma Nunzia, stretta tra papà Giuseppe e Vanessa, ha salutato il suo ragazzo per l’ultima volta. Una scena straziante.

Intanto, ci sono novità sul fronte delle indagini. I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Brindisi e della compagnia di Francavilla Fontana hanno sequestrato ad un 54enne del posto, incensurato, una pistola a tamburo calibro 32. Un tipo di arma che non rilascia bossoli, esattamente come quella che ha sparato Paolo Stasi. Per questo, saranno effettuate analisi sulla pistola per compararla ai fori rivenuti sul corpo nel corso dell’autopsia.

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