E’ tempo di ricircolo dell’aria a Palazzo di Città: ecco il Piano assunzioni che porterà dirigenti e funzionari a tempo indeterminato

Comune di Brindisi

BRINDISI – Grazie alla Legge del 21 giugno 2017, n. 96, il Comune di Brindisi potrà dare corso ad un Piano di assunzioni che interesserà il triennio 2018/2020.

Nel Documento Unico Programmatico si rinviene la volontà di “procedere a stabilizzare ingegneri, architetti ed un geometra; […] di assumere a tempo indeterminato 4 assistenti sociali attualmente contrattualizzati a termine; […] di individuare, per i Servizi Finanziari, una figura professionale (Cat. Giur. D) con specifiche competenze economico-finanziarie in vista del collocamento a riposo della dirigente (Mirella Destino, ndr)”.

Nello specifico, per il 2018 è programmata l’assunzione a tempo indeterminato: di 2 dirigenti da reclutare mediante concorso; di 11 unità facenti parte dei lavoratori socialmente utili da stabilizzare; di 1 istruttore tecnico-geometra (Cat. C) attraverso stabilizzazione del personale a tempo determinato; di 4 assistenti sociali (Cat. D) attraverso stabilizzazione del personale a tempo determinato; di 3 istruttori di vigilanza (Cat. C) da assumere attraverso il concorso in itinere; di 1 funzionario (Cat. D3) con competenze economico-finanziarie. Il tutto, per un costo pari a 650.000 euro.

Per il 2019 è invece stata programmata l’assunzione a tempo indeterminato di 1 dirigente da reclutare mediante concorso e di 4 istruttori di vigilanza (Cat. C) da assumere all’esito della procedura concorsuale in itinere. Totale della spesa: 240.000 euro.

Per il 2020, infine, è stata programmata l’assunzione a tempo indeterminato di 2 istruttori direttivi amministrativi (Cat. D1) mediante concorso e di 3 istruttori di vigilanza (Cat. C) previo scorrimento della graduatoria del concorso in itinere. Totale della spesa: 160.000.

La tendenza, insomma, sarà quella di assumere, quanto più possibile, dirigenti e funzionari a tempo indeterminato, sia attraverso stabilizzazioni che soprattutto mediante concorsi, in modo da rendere sempre meno soggetta a pressioni e ricatti (da parte del politico “molesto” di turno) la struttura tecnico-amministrativa.

Andrea Pezzuto
Redazione
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