Due milioni di euro in arrivo per il Nuovo Teatro Verdi. Ecco come sarà migliorato

BRINDISI – Due milioni di euro per trasformare il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi in un luogo di narrazione del patrimonio storico e architettonico della città di Brindisi. E’ questo l’obiettivo che già nel corso della gestione commissariale, tramite il subcommissario Maria Stefania Fornaro, si è cercato di traguardare attraverso l’utilizzo di fondi residuati al Mibact in una misura prevista dal Pon Cultura 2014-2020.

Dal Mibact è stato richiesto che il progetto mettesse assieme nuove funzioni culturali, un piano di gestione, un’idea innovativa e la valorizzazione del patrimonio.

Tra gli interventi previsti vi sono la realizzazione di un ascensore panoramico che collega l’area archeologica al foyer, il restyling di quest’ultimo tramite la messa in opera di un bookshop di cristallo, il ripristino di alcune parti della copertura esterna oramai ammalorate e la risoluzione dell’annosa problematica legata alla difettosa acustica.

Il cuore degli interventi previsti, però, sarà rappresentato dal ripristino del sottopalco, che secondo quanto previsto dalla progettista “sarà trasformato in uno spazio multifunzionale che potrà ospitare compagnie locali, associazioni e che potrà essere utilizzato anche come area coworking.

Per non perdere questa occasione, però, il Comune dovrà cantierizzare quanto prima le opere in previsione. Il prossimo passo, dunque, sarà l’aggiudicazione della progettazione esecutiva, così da inviarla al Ministero, il quale, attraverso una nota ufficiale spedita presso gli uffici comunali, si è già espresso molto positivamente in merito alla bontà della progettazione integrata culturale. Non resta dunque che compiere l’ultimo step per rendere il Nuovo Teatro Verdi sempre più il fulcro della vita culturale cittadina.

 

 

 

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1 COMMENTO

  1. ma questo pon cultura non si può dirottare su un palazzo dello sport che possa essere anche contenitore dei più svariati eventi culturali, musicali ecc. . . sicuramente qualcuno mi risponderà male, che ci sono più urgenze e la solita storia trita e ritrita ma non se ne può più di “rischiare” la vita in quel palazzetto.