BRINDISI – Venerdì 26 maggio, alle ore 17:30, nella Sala Università di Palazzo Granafei Nervegna di Brindisi, si svolgerà la cerimonia di premiazione del Concorso “BRINDISI 2026: LA CITTA’ CHE VORREI”, bandito dalla Fondazione Di Giulio per l’a.s. 2016-2017.
Saranno consegnate due borse di studio: una per le Scuole Secondarie di Primo Grado e una per le Scuole Superiori. Il Concorso inserito nell’ambito delle attività educative e di formazione dell’Associazione di volontariato rivolte al mondo della scuola, ha avuto l’obiettivo di coinvolgere le scuole e gli studenti in una riflessione globale per la trasformazione di Brindisi, stimolare i giovani a leggere il territorio in una dimensione di ricerca e proposta, ponendo al centro del progetto la conoscenza, la valorizzazione e lo sviluppo in prospettiva, secondo l’ottica dello sviluppo sostenibile nelle varie dimensioni ambientali, culturali, socio-economiche, politiche ed istituzionali.
Tonino Di Giulio nel 1992 scriveva: ” La posizione di Brindisi è invidiabile, sicurezza millenaria del porto, incanto del Collegio Navale, aeroporto, stagioni lunghe, inverni miti, sole quasi sempre splendente, vicinanza delle coste salentine e ioniche greche raggiungibili, bellissime, dintorni accoglienti per arte e singolarità dei siti. Rimangono dei problemi da impostare: programmare la soluzione con unità ed omogeneità di intenti, costanza, pazienza, determinazione e volontà politica, cioè fare il meglio per la POLIS, insieme, concordi”.
Queste aspettative sono ancora attuali. Cosa ne pensano gli studenti di Brindisi? Saranno ascoltati con attenzione; presenteranno, infatti, le loro idee e proposte alla presenza del Sindaco di Brindisi, Avv. Angela Carluccio e del Procuratore di Brindisi, Dott. Marco Dinapoli, sempre attento ai problemi dei giovani e sempre pronto a confrontarsi con loro nelle scuole, in cui per otto anni di permanenza a Brindisi è stato ospite e protagonista di esempio e lungimiranza.
Presiede la Prof.ssa Raffaela Argentieri, Presidente della Fondazione Di Giulio.