Il cibo confezionato e troppo lavorato è meno sano del suo equivalente naturale. Questo, lo sappiamo già. Quello che non sappiamo però è che molti cibi confezionati, che si spacciano per light, non lo sono davvero. Un lavoro di verifica condotto in laboratorio sulle abitudini alimentari e sulle loro conseguenze ha preso in analisi per quattrodici giorni due gruppi di persone: uno si è nutrito solo di cibi pronti, l’altro solo di cibi naturali.
Entrambe le diete sono state bilanciate per offrire all’incirca la stessa quantità di calorie, zuccheri, grassi, fibre e macronutrienti. Ai soggetti è stato chiesto di mangiare a volontà, e il risultato è stato sorprendente: chi si nutriva di cibi ultra-processati assumeva 500 calorie in più al giorno, ingrassando in media quasi un chilo alla fine delle due settimane.
Il motivo potrebbe essere dovuto alle proprietà sensoriali degli alimenti ultra-processati, che ci farebbero venire voglia di mangiare con più foga, infatti si è visto nello studio, che chi si nutriva di cibi non processati mostrava, dopo i pasti, quantità elevate dell’ormone PYY (naturale riduttore dell’appetito) e basse di grelina (l’ormone che stimola la fame).
Ovviamente, è facile intuire che per quanto “light” possano essere i cibi preparati, contengono comunque degli ingredienti, che cucinando i cibi freschi, non utilizziamo. Per questo consiglio sempre ad i miei pazienti di cucinare cibi semplici e veloci, ma di cucinarli da sé.
Dott.ssa Emanuela Giannuzzo
Via Cristoforo Colombo, 92
Laureata in medicina e chirurgia
Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica
Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale