CAROVIGNO – La CGIL di Brindisi organizza per sabato 25 novembre 2017, alle ore 17,30,  presso il Castello di Carovigno, un’assemblea pubblica sul tema dell’antifascismo alla luce degli ultimi accadimenti di matrice fascista ed anticostituzionale occorsi proprio in Carovigno.

Come è ben noto lo scorso 4 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, un assessore del Comune di Carovigno ha inneggiato alla repubblica di Salò e cosa altrettanto grave è stato l’atteggiamento avuto dal sindaco volto a minimizzare l’accaduto.

Quanto verificatosi è gravissimo! Ho già pubblicamente espresso tutto il mio disappunto sulle dichiarazioni dell’assessore, ma che anche il sindaco avalli un’esternazione di tale gravità è doppiamente  preoccupante!

Non possiamo permettere che prenda piede questa ideologia, la cui matrice risiede nella degenerazione del pensiero democratico  e rappresenta un pericolosissimo elemento di apologia del fascismo.

Quanto accaduto è solo la punta di una deriva ormai difficilmente controllabile e che se non prontamente bloccata dalla protesta civile dei cittadini,   congiuntamente all’azione ferma degli organi di Stato, potrebbe portare ad una situazione di caos e degenerazione del pensiero fuori controllo.

Il nostro territorio non è e non deve essere teatro di tali antidemocratiche nefandezze, la nostra storia dice altro.

Anche quanto accade da tempo sul litorale di Ostia non deve superare quei confini, è necessaria, quindi, una corretta applicazione delle norme poste a difesa della democrazia.

Nel caso di Carovigno ad inneggiare è stato un Assessore, peraltro supportato dal Sindaco che non ha inteso destituirlo per il gesto compiuto.

Pertanto, entrambe le figure istituzionali cui  è stato conferito mandato hanno agito contro i precetti costituzionali tradendo il giuramento di fedeltà alla Repubblica fatto dinnanzi allo Stato.

Per tali ragioni i cittadini, le associazioni, i partiti e Rappresentanti Politici dotati di sensibilità democratica sono invitati a partecipare al suddetto incontro, per riaffermare i valori della democrazia e della libertà, in quanto elementi fondanti dell’antifascismo.

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