Ultimo giorno di lavoro al Comune di Brindisi per Gianni Cafarella: da domani lo attende la pensione

Un capitolo importante si chiude oggi al Comune di Brindisi, poiché Gianni Cafarella conclude il suo ultimo giorno di lavoro. Esattamente 44 anni fa, era il 16 febbraio 1979, iniziava il suo onorato servizio presso l’ente comunale. Durante questo lungo periodo, Cafarella non ha solo lavorato per l’ente, ma soprattutto per la comunità di Brindisi. La sua dedizione è stata caratterizzata da un impegno costante a sostenere chiunque si trovasse in difficoltà, persino quando lui stesso affrontava sfide.

Il suo primo incarico lo ha visto nell’ufficio Casa e successivamente nell’Archivio, lavorando fianco a fianco con l’amico e mentore Giovanni Potenza. Nel corso degli anni, è diventato un ritornello familiare sentirlo dire “non vi sopporto più” e “devo andarmene in pensione,” ma queste parole non hanno mai nascosto il suo profondo attaccamento al suo lavoro.

Ha svolto un ruolo cruciale nell’ufficio elettorale, continuando a ripetere sempre la stessa ‘melodia’.  Tuttavia, anche se domani, il 1° settembre 2023, segnerà il suo primo giorno da pensionato, la sua presenza non si farà dimenticare facilmente.

Anche se l’ufficio lo perderà come dipendente, la comunità sa bene che non si libererà di lui così facilmente. La dedizione e l’impegno di Gianni Cafarella resteranno nel cuore di Brindisi e delle persone che ha aiutato lungo il suo straordinario percorso.

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1 COMMENTO

  1. AUGURI CARO GIOVANNI,IL TUO E NOSTRO COMUNE PERDE UN LAVORATORE SEMPRE PRONTO E DILIGENTE AD AIUTARE SOPRATUTTO LE PERSONE PIU’DEBOLI…COMUNQUE LA PENSIONE CERTAMENTE NON TI FARA’MANCARE ALLE NOSTRE GARE DI BASKET NEL MITICO PALAMELFI TUA SECONDA CASA-UN ABBRACCIO VINCENZO GUADALUP
    NOTA BENE—IOIL 16 FEBBRAIO 1979 ERO IN GIUNTA CON IL GRANDE NOSTRO SINDACO DOTTOR FRANCO ARINA A CUI SARA’DEDICATO UN EVENTO PER RICORDARNE LA SUA FIGURA IL GIORNO 23 SETTEMBRE 2023 PRESSO LA SALA GINO STRADA DI PALAZZO NERVEGNA-EVENTO ORGANIZZATO DALLA FIGLIA PROF.SSA FILOMENA ARINA E CHE ANCHE IO HO SUPPORTATO.

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