Centro per immigrati al Casale, Quarta (FI): “Già raccolte 1.000 firme contro la decisione della Giunta Rossi”

BRINDISI – In meno di 24 ore la petizione online è già a quota 1.000 firme.

Le contraddizioni dell’Amministrazione Rossi rappresentano il segno tangibile della deriva decisionista e antidemocratica che si sta prendendo, che mal si concilia con il mandato per il quale è stata eletta.

La delegazione Casale deve essere eventualmente riaperta per fornire i servizi originari o utilizzata come centro di ascolto per i cittadini.

Questo è quanto affermava il Sindaco in campagna elettorale e nelle linee programmatiche presentate e approvate in Consiglio Comunale.

Le diverse finalità individuate da Rossi per l’utilizzo dell’immobile sono un chiaro segno di incoerenza e mancanza di rispetto nei confronti degli abitanti del quartiere che necessitano di servizi e assistenza.

Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato ottenuto ed invitiamo i cittadini a continuare a sottoscrivere la petizione.

Testo della petizione del Comitato di quartiere del Casale: “La struttura non è adeguata ad accogliere un centro di accoglienza migranti. La struttura non garantisce sicurezza e non può garantire l’integrazione con la popolazione residente.

Per chi pensasse che si tratta di intolleranza, razzismo, xenofobia, dico che l’accoglienza è una questione seria, che va programmata, organizzata, condivisa e umanizzata. Questa invece è solo una violenza imposta ad un quartiere già dimenticato, abbandonato al degrado ed esposto a pericoli di vario genere (furti, clochard alcolizzati, parcheggi selvaggi …). Mi sembra solo demagogia, populismo becero e improvvisazione dilettantistica. Per questo io firmo la petizione.

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1 COMMENTO

  1. Solo chi non conosce l’immobile, già sede della delegazione comunale, ha potuto immaginare l’utilizzo dello stesso quale centro di accoglienza per migranti: infelice scelta che peraltro non tiene conto della urgente necessità di ripristinare l’utilizzo di detta struttura quale sede della delegazione comunale e del locale Ufficio dei Vigili Urbani per assicurare i servizi pubblici ai numerosissimi cittadini del rione Casale-Materdomini -Punta Penna.
    La soluzione per i giovani migranti va trovata subito nella radicata tradizione dei sentimenti di amore della città di Brindisi nei confronti dei veri bisognosi di affetto e di sostegno.
    Brindisi, 05/09/2018 Franco Leoci

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