Carabinieri Forestali: 81 denunce e 123.000 euro di multe, 4.600 controlli di prevenzione sul territorio

Il 2021 volge ormai alla conclusione, ed è quindi tempo di bilancio per i Carabinieri Forestali, che in provincia di Brindisi sono articolati in un Comando Gruppo con sede nel capoluogo (con un Nucleo Investigativo – NIPAAF) e 3 Stazioni Forestali (a Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni).

L’ anno che sta per terminare è stato caratterizzato da un ulteriore incremento delle attività sul territorio, che hanno consentito di far percepire la presenza dell’ Arma dei Carabinieri, ed in particolare dell’ Organizzazione Forestale, a tutela dell’ ambiente naturale della provincia messapica, tanto pregiato ed unico quanto spesso oggetto di deturpamento da attività umane illecite.

Il fenomeno degli incendi boschivi, pur in una stagione estiva particolarmente torrida come quella da poco trascorsa, è stato piuttosto contenuto, grazie soprattutto alla campagna di prevenzione, attivata come ogni anno a partire dall’ inizio di giugno, quando si verifica “a tappeto” l’ adempimento dell’obbligo per i proprietari e conduttori di terreni, di realizzare una fascia perimetrale di protezione, larga almeno 15 metri e libera da vegetazione erbacea. Per le violazioni al suddetto obbligo quest’ anno sono state elevate 15 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 12.000 euro.

Sul fronte del contrasto alla gestione illecita dei rifiuti, che a volte si interseca con il fenomeno degli incendi laddove dalla combustione di cumuli in discariche abbandonate, le fiamme si propagano fino ad investire la vegetazione, i Carabinieri Forestali hanno continuato la “lotta senza quartiere” al ciclo parallelo illegale, soprattutto nei confronti dei “padroncini”, proprietari di autocarri, che su tutto il territorio provinciale si improvvisano trasportatori (e smaltitori) di rifiuti provenienti da cantieri edili, abitazioni, officine e opifici vari, per riversare alla fine i carichi nelle campagne. Nel 2021 i Militari hanno denunciato 63 persone, e sottoposto a sequestro 43 aree adibite a discariche abusive, depositi incontrollati o stoccaggio, nonché 15 automezzi utilizzati per il trasporto e non iscritti alla sezione regionale dell’ Albo Gestori Ambientali.

Nel campo dell’ edilizia abusiva, che si concentra soprattutto nelle zone periferiche e semirurali del capoluogo, nonché sulle aree turistico-residenziali della collina interna, sono state deferite all’ Autorità Giudiziaria 74 persone, e sottoposte a sequestro 16 opere in fase di realizzazione.

Infine, è da rimarcare l’ incisiva azione di contrasto al bracconaggio, che resiste soprattutto in alcuni comprensori della provincia (pianure attorno a Brindisi e collina interna), che vede i Carabinieri Forestali come forza esclusiva dedicata al controllo dell’ attività venatoria ed alla repressione degli illeciti in materia. La stagione venatoria chiuderà ufficialmente il 31 gennaio prossimo; intanto i Reparti Forestali dell’ Arma, dal giorno della sua apertura hanno denunciato 14 persone, con sequestro dei relativi fucili, munizioni e selvaggina abbattuta.

Per il nuovo anno, il Gruppo prevede un coordinamento ed una pianificazione nei settori di illeciti ambientali che presentano le maggiori criticità sul territorio, sia con servizi di pattugliamento ordinari, sia con campagne di controllo e servizi mirati.

Come sempre, risulta fondamentale la collaborazione dei cittadini, verso i quali è orientata l’ attività dei Forestali, al fine di garantire loro un ambiente salubre e fruibile da tutti, con particolare riguardo ai più giovani.

E proprio alle giovani generazioni si rivolgono le numerose attività di sensibilizzazione sulla legalità ambientale, in cui i Carabinieri Forestali sono promotori o parte attiva. A tal proposito si ricorda la Giornata Nazionale degli Alberi, il 21 novembre, che dopo l’ interruzione del 2020, dovuta alle restrizioni per il contenimento della pandemia da CoViD-19, ha visto di nuovo insieme i Forestali dell’ Arma, Istituti Scolastici ed Istituzioni locali nel celebrare questo importante evento. Nel caso particolare del capoluogo, la sfida verso il miglioramento della qualità ambientale e lo sviluppo sostenibile si è concretizzata nell’ avvio del progetto della “Grande Foresta Orientale” urbana, elaborato dal prof. Borri, con la partecipazione di tutte le Autorità civili e militari di Brindisi.

 

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