Brindisi, ex GSE. Bozzetti (M5S): “Necessario un fronte comune di sindacati e forze politiche per la tutela dell’occupazione”

Creare un fronte unico per tutelare i livelli occupazionali che vada oltre le bandiere e i colori politici ma che possa lavorare per reali garanzie ai lavoratori ex GSE. È quanto chiede il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti dopo l’incontro convocato dal sindaco di Brindisi con i sindacati di categoria e i lavoratori della ex GSE Industria Aeronautica s.r.l., azienda dichiarata fallita dal Tribunale di Brindisi nel gennaio 2017.

“Quanto abbiamo letto nella nota dei sindacati, ovvero dei 213 esuberi e dell’incertezza per tutti i dipendenti, richiede una riflessione di tutta la città. Seguiamo da anni la vicenda di questi lavoratori – spiega Bozzetti – e dall’inizio abbiamo denunciato la mancanza di un piano industriale da parte della DEMA, società subentrata alla GSE, che avrebbe messo a rischio diversi posti di lavoro. Dopo le mie interrogazioni regionali e quelle parlamentari delle deputate Angela Masi e Anna Macina e dopo  il tavolo tecnico convocato al MiSE la scorsa settimana, ancora una volta l’azienda non ha parlato concretamente di investimenti e futuro, ma solo di possibili esuberi. Per questo oggi ribadiamo la necessità di coinvolgere sindacati e forze politiche per un intento comune: tutelare i lavoratori, soprattutto coloro che a fine anno vedranno terminare la cassa integrazione. Tanto più che diversi politici locali, come l’onorevole D’Attis, pare si siano svegliati solo oggi da un perenne torpore e abbiano preso a cuore la questione dopo l’indifferenza di questi anni. Auspichiamo che oltre ai comunicati stampa, faccia anche qualche azione concreta come partecipare ai tavoli ministeriali sulla vertenza, visto che non ci sembra abbia preso parte all’incontro convocato la scorsa settimana al MiSE, a differenza della nostra parlamentare Masi. L’obiettivo adesso – conclude il consigliere regionale brindisino – é avere un nuovo piano industriale di rilancio e scongiurare gli esuberi paventati ricordando tra l’altro che DEMA è stata ammessa ad un finanziamento dello stesso MiSE di oltre tre milioni di euro nell’ambito dell’Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori del Comune di Brindisi rientranti nell’area di crisi industriale non complessa. Ognuno deve metterci del suo ed in questo caso anche la Regione Puglia, deve dare una valida prospettiva di rilancio anche attraverso il finanziamento di ammortizzatori sociali, percorsi di formazione e riqualificazione del personale e co-finanziamenti di progetti tecnologici innovativi. Per fare questo serve l’impegno da parte di tutti senza inutili personalismi, utili solo per la campagna elettorale.”

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