BBC: “UN TAVOLO DI CONFRONTO COL GOVERNO PER EVITARE CHE BRINDISI RITORNI AL PASSATO”

La trasmissione di Telenorba “il Graffio” andata in onda ieri registrata nel teatro Verdi, ci ha confermato, ove ve ne fosse ancora bisogno, che sui temi dell’energia, in questa città si viaggia a due velocità.
Quella di chi non riesce ad immaginare un futuro diverso dal passato e la visione strategica e avveduta del Sindaco basata sulla capacità di programmazione.
Che tradotto in soldoni significa, l’interesse di pochi contro quello collettivo.
Tutto legittimo, se non fosse però che la già avviata transizione energetica è un fatto assai serio che ha a che fare con la vita di tantissima gente e che governarla significa saper essere lungimiranti, cioè saper cogliere le occasioni di sviluppo vere, quelle dal respiro ampio e lungo, non quelle con l’affanno di 18 mesi di emergenza. Quelle capaci di generare lavoro pulito e sicuro nel tempo.
Le parole pronunciate dal presidente dell’Autorità Portuale Patroni Griffi secondo il quale gli investimenti in energie rinnovabili sono “ammortizzatori sociali” non possono trovarci d’accordo.
Lo abbiamo ascoltato ancora dire che carbone e gas possono essere sostituiti solo da carbone e gas.
Cioè, per lo stesso Patroni Griffi a Bari il futuro è un porto turistico con un investimento di 36 milioni di euro per puntare alla nautica da diporto mentre a Brindisi il futuro è solo il fossile, con l’enorme deposito GNL di Edison all’imbocco di Costa Morena, il raddoppio di TAP, una nave rigassificatore davanti al porto e la centrale di Cerano che torna a bruciare 3/4 milioni di tonnellate di carbone.
Per la verità la strategia di Patroni Griffi ci era già chiara, a partire dagli attracchi di sant’Apollinare di cui non si ha più traccia pur autorizzati da anni ed immediatamente cantierabili.
Brindisi ha bisogno senza ulteriori ritardi di quella idea di futuro raccontata dal sindaco: basta scelte di retroguardia, puntare con decisione sulle rinnovabili non solo per la produzione di energia ma anche e soprattutto per la creazione di filiere produttive ad esse collegate (e il progetto del parco eolico offshore ci pare un inizio importante) e chiedere al governo le risorse, fino ad oggi negate, per gestire gli impatti sociali della transizione energetica.
Il futuro non può essere una nave rigassificatore con poco più di 100 persone specializzate a bordo e nessun ritorno per la città.
Riprendiamo la mobilitazione in città, per chiedere maggiore attenzione al governo e per ridare dignità al nostro porto: il futuro di Brindisi lo decide Brindisi, abbiamo già dato tanto, troppo, adesso dobbiamo avere.

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1 COMMENTO

  1. Sono fuorvianti, per usare un eufemismo, le dichiarazioni del Movimento Politico del Sindaco che dal giugno 2018, unitamente ai rappresentanti del locale PD politicamente ed ufficialmente non riconosciuti dal Partito a livello regionale e nazionale, amministra le sorti di questa città con l’avallo testimoniato dai fatti delle cosiddette forze di opposizioni presenti nell’organo assembleare. Continuo a sostenere da sempre, come vox clamans in deserto, la irregolarità (correttamente illegittimità) degli atti deliberativi adottati da questo Sindaco, dall’Organo esecutivo (Giunta) e da quello assembleare di riferimento a a questa maggioranza consiliare. Naturalmente, ho pubblicato di questi atti (impuri) come per esempio approvazione di bilanci di previsione e consuntivi, variazioni di bilancio o di DUC, mancati pareri obbligatori o resi successivamente agli atti, insufficiente o mancato impegno di regolarità tecnica contabile all’assunzione della spesa finanziaria correlata al bilancio di previsione o approvazione di numerosissimi debiti fuori bilancio ( è sconosciuto ancora l’ammontare complessivo) non conformi a norma e regolamenti. Ma ho voluto anche richiamare la vigente normativa e le decisioni dei giudicanti, TAR Lazio e Consiglio di Stato, sulla illegittimità di alcuni dei provvedimenti suddetti che lo scioglimento dell’Assemblea comunale su input giudiziario di componente/i di detto Organo. E’ accaduto ed accade che ciononostante i consiglieri di opposizione sono impegnati, al solo fine di apparire, a segnalare sugli organi di informazione le nolteplice inadempienze oppure le discrasie amministrative-contabili poste in essere dai gestori dell’Ente, immaginando forse che siano i cittadini chiamati alla risoluzione di questi problemi concludendo, però, sistematicamente con il richiamo alla necessità del rinnovo, ovviamente non subito ma alla naturale scadenza del 2023, di questi organi di gestione. Non conoscono, purtroppo, i signori dell’opposizione che è nelle loro funzioni l’esercizio delle eventuali responsabilità da addebitare al segretario generale comunale per la sottoposizione di atti amministrativi normativamente illegittimi senza alcun parere.
    In estrema sintesi, non è possibile alcun tavolo di confronto per evitare che Brindisi ritorni al “passato” e giammai al “presente” sicchè è solo auspicabile una miracolo eccezionale che veda Brindisi impegnata, stante le innumerevoli occasioni favorevoli dell’attuale momento, per la risoluzione dei suoi problemi da affidare a soggetti di provata capacità tecnica-amministrativa e di qualificata preparazione politica.
    Brindisi, 15/05/2022 Franco Leoci

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