Apprendo dalla stampa della richiesta al Sindaco e alla Giunta di mettere in campo misure e iniziative di sostegno economico per le famiglie brindisine più bisognose per garantire loro un Natale sereno e dignitoso fatta pervenire con una nota del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia
In primis mi rivolgo ad una testata, in cui il titolo di un articolo recita “I consiglieri di FDI (tranne Quarta): Utilizzare il fondo povertà per le famiglie più bisognose” , può arrivare ai lettori in maniera distorta per colpa di quel “tranne Quarta” tra parentesi.
Ed allora, ad onor del vero, devo precisare che ai miei colleghi di partito quando si è discusso di tale argomento, ho semplicemente suggerito che per tale lodevole proposta sarebbe stato opportuno e giusto parlarne direttamente con il primo cittadino per verificare innanzitutto la fattibilità e in caso positivo di farla diventare una iniziativa di tutta la maggioranza se non di tutto il Consiglio.
Sul tema povertà ritengo che non si possa fare demagogia e strumentalizzazione, non di meno farlo a mezzo stampa, essendo il nostro, partito di governo, con ben due componenti in Giunta, addirittura con un nostro Assessore con delega ai Servizi Sociali (sic!).
Ciò non voleva certamente dire che il sottoscritto era contrario, anzi tutt’altro.
Essere stato escluso da tale iniziativa mi lascia pensare che sia iniziata scientemente da parte loro un tentativo di isolamento, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni del Commissario Provinciale sull’esito del voto alla Provincia.
Spero di sbagliarmi…..
Al netto di ogni bega interna, ritengo che in teoria sia possibile destinare una quota del fondo povertà per interventi e servizi in favore delle persone in condizioni di povertà, i buoni spesa alimentari rientrano nelle misure.
Detto questo non si può improvvisare ma andava programmato per tempo!
Il motivo è di una semplicità unica: trattandosi di una misura universale non si può attuarla sulla base di risorse “racimolate”, ma devono tener conto di una proiezione della platea degli aventi titolo, altrimenti si rischia di essere discriminatori.
Inoltre, trattandosi di un esborso diretto, normalmente sono i comuni a farlo, mentre gli Ambiti si occupano di Servizi.
Può, anzi è, un dettaglio ma che diventa importante perché la misura deve comunque essere approvata dai due comuni (Brindisi/S.Vito) che fanno parte dell’ambito e programmati in cabina di regia con le organizzazioni sindacali.
Consiglio vivamente ai miei colleghi di evitare in futuro slogan che alimentano illusioni e false speranze soprattutto nelle fasce più deboli e di affrontare invece il tema povertà seriamente ogni santissimo giorno dell’anno e non solo in prossimità del 25 dicembre!
Per concludere invito l’Ass.re ai Servizi Sociali Pisanelli, considerando la materia di sua esclusiva competenza, a esprimersi su quanto il sottoscritto ha sopra esposto, e cioè:
sulla fattibilità di tale iniziativa intrapresa dai colleghi consiglieri,
su quanto ammontano gli eventuali fondi disponibili,
se gli stessi possano soddisfare tutte le famiglie coinvolte non lasciando escluso nessuno.
Roberto Quarta
Consigliere Comunale FDI