A tutte le mamme, auguri! – di Davide Gigliola

Quando a mia madre davo gli auguri per la sua festa mi rispondeva così: ogni giorno è la festa della mamma. Soprattutto da quando è morta mi rendo conto che è veramente così e da allora in questo giorno amo rivedere la scena di un film che ha accompagnato la crescita di tanti di noi: Marcellino Pane e Vino. Nel rivedere lo spezzone del film qualche lacrime scenderà e un dolce sorriso salirà fin dal cuore… Il piccolo orfano che riusciva a parlare con Dio ( solo le anime “piccole” possono riuscirci…) non avendo mai conosciuto la sua di mamma e sentendone forte la mancanza, interroga il grande Crocifisso conservato nella soffitta del convento e il dialogo tra i due riassume ogni poesia che si possa dedicare alle madri. Sono due figli che dicono, nella semplicità, ciò che di più bello si possa dire. Fino all’affermazione più potente: ti voglio bene mamma. Oggi anche io da figlio, come tutti, voglio fermarmi a dire la bellezza del dono della maternità. Una, ma non l’unica ovviamente, delle declinazione più bella che possiede la donna. La natura stessa è madre, dona come tutte le mamme, ciò che serve per la crescita. Dobbiamo fare un serio esame di coscienza perché siamo stati e siamo ancora figli degeneri e ingrati, perché invece che ringraziare per tanta bellezza e abbondanza, sperperiamo, inquiniamo, roviniamo ciò che riceviamo in dono. Siamo incapaci di ascoltare i “pianti” della Madre… dovremmo riparare e dobbiamo farlo! Da figlio mi piace fermarmi e ricordare i momenti vissuti da bambino. Quanti ricordi custodisce ognuno di noi! Ne riusciamo a sentire ancora gli echi…i suoni, i sapori. Il sapere che la mamma c’era quando si cadeva, quando si falliva, quando si piangeva era la consolazione più grande. Perché, credo, che essere madre non voglia dire, esaltare sempre i figli rischiando di renderli narcisi e quindi uomini incapaci nel futuro di autentiche relazioni… La madre educa. E anche qui riaffiorano ricordi, quando l’educazione era anche dura forse (come non menzionare il temuto cucchiaio di legno…), ma capace di fortificare. Uno spot dice: una madre nasce quando nasce un figlio, e dice il vero. Madre non si nasce, lo si diventa. Oso immaginare le ansie e le preoccupazioni che abitano il cuore delle mamme… Sentimenti spesso taciuti, lacrime spesso nascoste pur di non rattristare i figli. Lacrime celate che diventano preghiere…e noi figli diventati uomini, più distratti e occupati non riusciamo a vederle o preferiamo non farlo. Non deve essere facile prendere consapevolezza di essere il “mondo” per i figli. Quale immensa responsabilità! Credo che solo la vera volontà di educare possa aiutare le mamme a rendere autonomi i loro “gioielli”. Dovremmo dire grazie soprattutto per questo alle mamme, perché hanno superato loro stesse per diventare capaci di tutto quello che gli appartiene. L’amore di una madre resta sicuramente il più vero ed è eterno. Amaramente ci sono esempi dove questa primordiale verità  viene rigettata, ferita, maltrattata. Donne che mai avrebbero dovuto generare perché  incapaci di farlo per un amore materno non ricevuto a loro volta. Quindi il giudizio si ferma con doveroso rispetto. Tornando all’episodio di Marcellino Pane e Vino, voglio dire grazie quindi a tutte le mamme. Per quelle che pur impegnandosi si sentono sbagliate, per quelle che soffrono per i figli, per quelle che senza sbandierarlo sacrificano la loro vita. Per i loro silenzi, per le loro parole… Semplicemente per la loro presenza. A chi invece come me, la mamma l’ha “persa”, la consolante certezza che davvero una mamma è per sempre. Il loro amore è per sempre. Cambia solo forma… Non si vorrebbe mai che arrivi il giorno del distacco, per quanto naturale. Muore una parte di noi con loro. Eppure se si riesce a superare il dolore con l’amore, si è capaci ancora e sempre di sentire ancora la voce più familiare, il battito del nostro battito. In tutte le mamme troveremo tracce delle nostre…  Le mamme dunque sì hanno donato, donano e doneranno sempre, tutto, loro stesse. Auguri a tutte voi mamme che ci donate la vita e che ci vedete crescere e lottare. A quelle che con estremo coraggio sono divenute mamme accogliendo figli non custoditi nel loro ventre… A quelle che non il più innaturale dei dolori non vedranno crescere i loro figli…  Auguri a voi mamme perché non solo oggi, ma quotidianamente, meritate di ricevere, almeno in parte, l’immenso bene che avete donato. Nessun figlio viva con irrimediabili rimorsi per non aver detto grazie e ti voglio bene alla propria mamma… Auguri a voi potentemente fragili e preziose creature. L’augurio più bello dunque che possa dare alle mamme è quello di ricordarvi che siete e resterete eterne, belle, immensamente preziose sempre. Per sempre! Senza correre il rischio, se mai lo fosse, di apparire infantile, questo augurio si completa con le parole della poesia di una mamma, quelle di Alda Merini. Sia per tutte, il “lavoretto” che a scuola ci facevano preparare per questa festa così dolce e bella che ci riempiva di emozione pura e semplice. Per la mia mamma, per tutte le mamme:

“C’è un posto nel mondo

dove il cuore batte forte,

dove rimani senza fiato,

per quanta emozione provi,

dove il tempo si ferma

e non hai più l’età;

quel posto è tra le tue braccia

in cui non invecchia il cuore,

mentre la mente non smette mai di sognare…

Da lì fuggir non potrò

poiché la fantasia d’incanto

risente il nostro calore e no…

non permetterò mai

ch’io possa rinunciar a chi

d’amor mi sa far volar…”

Davide Gigliola

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3 COMMENTI

  1. Grazie Davide! L’amore di una madre trova la sua eternità nel cuore di un figlio. Ogni lacrima di una madre va ad irrigare una terra dove, da qualche parte, sempre genera e si rigenera. Ogni palpito del suo cuore alimenta quella energia primordiale che ha generato la vita dalla prima scintilla, l’Amore.
    Grazie per le tue parole accompagnate da tanta poesia magistralmente espressa nella intramontabile e sempre cara e commovente scena cinematografica e nelle espressioni della grande poetessa Merini.

  2. “Donne che mai avrebbero dovuto generare perché incapaci di farlo per un amore materno non ricevuto a loro volta.”!!! Perdonami Davide ma questa tua frase la considero terribile. Non si può mai dire ad una madre una frase del genere. Ogni donna di per se è madre e generatrice per natura. Anche le più terribili tra le madri, non meritano una frase del genere.
    E poi la terra non è una madre, semmai è Dio che è Padre. San Francesco chiamava la terra “madre”, ma lo faceva per il suo cuore innocente e puro, per la sua semplicità di cuore. Mai l’ha considerata una “dea”, una realta “personale”.
    Ringraziamo Dio per il dono della maternità, che ha voluto donare alle donne di ogni tempo e di ogni luogo, di ogni cultura. Per ogni donna che accoglie nel suo grembo un bimbo, una nuova creatura, non potremmo che avere un profondo senso di gratitudine e contemporaneamente dare loro particolari attenzioni, custodia, sostegno….aiutarle nei momenti di difficoltà, dar loro coraggio e forza. La vita è dono di Dio che ognuno di noi dovrà custodire con amore. Mi inchino alle madri che con coraggio affrontano ogni sacrificio per portar avanti una gravidanza , portano alla luce il proprio bimbo, lo amano, lo custodiscono, e lo rendono “uomo”.