VIDEOSERVIZIO – Ordigno bellico Andromeda: si allungano i tempi per il suo disinnesco. Probabile piano di evacuazione nel raggio 1,5 km

Si complica la situazione relativa ad un potente ordigno bellico trovato sabato scorso davanti il multisala Andromeda di Brindisi. Proseguono i vertici in Prefettura per individuare un piano per disinnescarlo senza conseguenze né danni. Ma i tempi si allungano.

E’ più complicata di quanto si potesse immaginare la vicenda relativa al rinvenimento di un ordigno bellico davanti al multisala Andromeda di Brindisi, avvenuto sabato scorso nel corso dei lavori di ampliamento della struttura. Si tratta di una bomba lunga un metro, contenente 100 chili di esplosivo e risalente ad un periodo compreso tra il 1940 ed il 1941, quando, cioè, il territorio brindisino fu bombardato dagli aerei inglesi.

Gli artificieri tenteranno di disinnescarlo sul posto. Ma poiché durante le operazioni di neutralizzazione potrebbe verificarsi un’esplosione con conseguente propagazione di onda d’urto e frammentazione dell’ordigno, l’ipotesi su cui stanno lavorando gli uomini del Genio guastatori dell’Esercito italiano è quella di un piano di evacuazione nel raggio di un chilometro e mezzo. Intanto proseguono i vertici in Prefettura con tutte le forze di Polizia ed i soggetti coinvolti a vario titolo per individuare la soluzione migliore e ridurre al minimo il rischio di deflagrazione e, quindi, eventuali danni. Non ci vorranno meno di 15 giorni prima di decidere il piano nel dettaglio, ma si agirà all’alba di una domenica e in quel giorno – nel lasso di tempo necessario alle operazioni – saranno bloccati i traffici aerei, portuali e ferroviari, mentre alle persone che abitano nel raggio di un chilometro e mezzo dall’epicentro verranno fornite indicazioni specifiche circa le procedure da eseguire al fine di mettere in sicurezza le abitazioni.

Il gruppo di lavoro costituitosi in Prefettura si aggiornerà quotidianamente sino alla cosiddetta ‘data zero’.

Pamela Spinelli (Dal Tg Norba)

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