VIDEO – ZES e nuove banchine, Griffi: “Svolta insperata”. Zizzi solleva le questioni Grimaldi e allargamento del Canale Pigonati

BRINDISI – Al termine di una giornata interamente trascorsa a Brindisi, con il Tavolo tecnico interministeriale in Prefettura prima e la convention promossa dai piloti poi, il Presidente dell’Autorità di Sistema Ugo Patroni Griffi appariva estremamente soddisfatto.

La notizia giunta in mattinata della convocazione da parte della Regione di un Tavolo per l’istituzione delle ZES in Puglia fissato per il 21 settembre prossimo ha rallegrato il Presidente, che si è detto oltremodo soddisfatto per l’andamento dei rapporti con Governo e Regione.

D’altronde era stato lo stesso Ministro De Vincenti, ieri mattina, a dichiarare che l’istituzione della ZES a Brindisi potrebbe rappresentare una grande occasione per il territorio, e questo concetto è stato ripreso nel pomeriggio da Patroni Griffi, che ha ricordato come il traffico delle merci interessi i luoghi che meno resistenze pongono al loro flusso. Le agevolazioni amministrative e fiscali che porta con sé l’istituzione di una ZES, dunque, non potranno che rendere maggiormente appetibile il porto di Brindisi e le sue aree retroportuali per lo sviluppo di attività legate alla logistica.

Ed a tal proposito, il Professore Ordinario di Diritto Commerciale ha riproposto la suggestiva possibilità di ricostituire fattivamente il vecchio Corridoio VIII che dal Tirreno conduce in Asia: la firma del Protocollo d’Intesa sulla costituzione di un’Area Logistica Integrata con le Autorità di Sistema campane, d’altronde, è il primo tassello di questo puzzle, del quale costituiscono altri incastri l’incredibile sviluppo conosciuto dalla ZES bulgara di Burgas (dove Alibaba sta realizzando una propria piattaforma logistica) ed il completamento dei collegamenti ferroviari tra Burgas e Durazzo, passando per la Macedonia.

Burgas è considerata la porta d’ingresso europea della Via della Seta, ovvero una delle direttrici attraverso le quali si sviluppano i rapporti commerciali tra l’Europa e l’Asia: Brindisi, per la sua posizione strategica e per l’ampia disponibilità di aree retroportualità, se dovesse riuscire ad infrastrutturarsi a dovere potrebbe – a detta di Patroni Griffi – svolgere un ruolo di primo piano ed assurgere ad hub per i traffici con l’Oriente. Un primo assaggio in tal senso è rappresentato dall’interessamento di una multinazionale ad effettuare investimenti a Benevento ed a Brindisi, quest’ultima individuata dai vertici del colosso industriale quale potenziale hub per il trasporto delle merci fino in Turchia.

E la visita a Brindisi – avvenuta nelle scorse ore – dell’ambasciatore bulgaro, secondo Patroni Griffi non farebbe altro che confermare l’interesse concreto del Governo bulgaro ad interfacciarsi con il territorio brindisino per lo sviluppo di partnership commerciali.

Certo, come accennato poc’anzi vi sono ancora degli intoppi da superare: se è vero che i porti pugliesi hanno fatto registrare degli incrementi nei traffici (il cui merito, secondo Patroni Griffi, sarebbe da attribuire anche alla Riforma della Governance delle Authority, la quale permette adesso a Brindisi, Bari e Manfredonia di porsi sul mercato assieme, così superando le divisioni “autolesionistiche”), è vero pure che in Italia – come ricordato dal dott. Zizzi, membro del Comitato di Gestione per conto del Comune di Brindisi – si registra un aumento dell’11% del traffico su strada, e ciò certifica l’esigenza di sviluppare politiche (come quelle del mare-bonus) che possano incentivare il traffico via mare.

Di tenore diverso è invece risultato l’intervento del dott. Zizzi, che ha rammentato la necessità che l’Autorithy fornisca una risposta definitiva alla richiesta di concessione demaniale avanzata dalla compagnia Grimaldi. Patroni Griffi, nel corso di una nostra intervista, sottolineò come in tutti i maggiori porti vi siano concessioni demaniali rilasciate ex art. 18: il problema precipuo del porto di Brindisi, però, è rappresentato dalla scarsa disponibilità di banchine, che se concesse in esclusiva alla Grimaldi avrebbe comportato come conseguenza l’istituzione di una forma di monopolio di fatto. Per tali ragioni il dott. Zizzi ha auspicato che si lavori per individuare nuovi ormeggi, magari attraverso una funzionalizzazione di quelli esistenti: l’esempio portato dal professionista brindisino (candidato al ruolo di Segretario Generale dell’Authority) riguarda la possibilità di studiare nuove modalità di ormeggio a Punta delle Terrare, magari utilizzando delle boe ed effettuando delle modifiche nella disposizione delle navi.

Ed a proposito della necessità di nuovi accosti, parrebbe volgere al meglio l’iter per la realizzazione del banchinamento, dei dragaggi e della cassa di colmata retrostante l’area che collega il pontile del Petrolchimico a Costa Morena Est: tali opere, nelle intenzioni degli uffici brindisini, permetterebbero per l’appunto un incremento degli spazi per l’ormeggio delle navi e quindi una consequenziale possibilità di attrarre nuovi traffici e di intessere relazioni commerciali stabili, di lungo periodo, che al momento, come insegna la vicenda Grimaldi, non è possibile sviluppare.

Altro tema sollevato in chiusura d’intervento dal dott. Zizzi è quello inerente i lavori che hanno interessato il Canale Pigonati e che avrebbero così precluso per sempre la possibilità di allargare lo stesso: il rappresentante brindisino ha ricordato la battaglia personale portata avanti su questo tema ed ha riaffermato la bontà di quell’idea che avrebbe permesso alle navi da crociera di svolgere in tutta tranquillità le proprie manovre di evoluzione, senza dipendere dalle condizioni climatiche. In effetti, la MSC Magnifica, proprio per la sfortunata contingenza della persistente presenza di vento, non entra in porto da diverse settimane, e ciò sta creando malumore tra i commercianti del Centro, che notano un decremento dei transiti quando la nave non entra in porto.

Le questioni sul tavolo e le posizioni, dunque, sono molteplici e disparate, ma a differenza del passato, l’approccio appare differente. Non resta che attendere la riprova dei fatti.

Andrea Pezzuto
Redazione

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