VIDEO – Il Presidente Tajani a “Domenica Live” parla di Brindisi. D’Attis: “La sua attenzione ci rende fieri del lavoro che stiamo facendo”

Ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live, la trasmissione di Canale 5, il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (recentemente in visita a Brindisi, dove ha dato la “benedizione” al candidato Sindaco Roberto Cavalera) ha parlato del momento di empasse del Governo che, dopo oltre 50 giorni dalle elezioni politiche del 4 marzo, non ha ancora trovato la luce.

A tale proposito, Tajani si é detto convinto che l’accordo tra il Movimento cinque stelle ed il Partito Democratico non andrà a buon fine.  Il politico, tra i fondatori di Forza Italia, commenta la situazione di impasse del Governo italiano: “Al momento non credo che il matrimonio 5stelle-Pd si farà. La verità è che secondo me si potrebbe realizzare un governo a guida del centrodestra che però di volta in volta, in base ai temi, riceve l’appoggio degli altri partiti. Proprio come fanno in Spagna, potrebbe essere una soluzione”. Tajani poi sottolinea: “In Europa ci chiedono un Governo forte. Poi sono stati i pentastellati a porre veti su di noi di Forza Italia, il centrodestra si è presentato unito alle elezioni e unito ha vinto. Loro invece hanno definito Berlusconi come ‘il male assoluto’. Ormai dopo tutto quello che si è detto un governo tra M5S e Centrodestra è molto difficile”.

Ma il Presidente Tafani, nel corso della sua lunga ed interessante intervista, non ha perso occasione per parlare ancora della città di Brindisi. Un fatto, questo, che ormai accade sempre più spesso ed è innegabile che tutto ciò sia ascrivibile al rapporto privilegiato che lo stesso ha con il neo deputato brindisino di Forza Italia, on. Mauro D’Attis, con il quale la vicinanza e l’amicizia risalgono a tempi non sospetti, grazie al ruolo che lo stesso D’Attis, negli ultimi anni, ha avuto quale membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles.

“Nel Sud – ha detto Tafani – la situazione lavorativa è drammatica e non si tratta di dare il reddito di cittadinanza, ma di restituire dignità. Ma è fondamentale realizzare infrastrutture – porti, strade, autostrade, l’alta velocità – che diano occupazione e sviluppo, perché i turisti potrebbero raggiungere il Sud Italia. Ma questo è possibile solo con infrastrutture moderne, come è stato fatto in altre parti d’Italia. E poi i porti: vi pare giusto – ha detto Tajani – che i nostri imprenditori siano spesso costretti a spedire le loro merci nel porto di Atene gestito ai cinesi e non possono, invece, svilupparsi i nostri porti di Brindisi, Bari e Taranto?”.

Soddisfatto ed inevitabilmente orgoglioso l’on. D’Attis che, raggiunto telefonicamente, ha dichiarato che “l’attenzione del Presidente Tajani per Brindisi ci rende fieri del lavoro che stiamo facendo. Va ricordato che lui si sta impegnando per il Porto Core della Rete Ten T, ovvero per riportare il porto di Brindisi nella rete dei porti strategici (proprio Brindisi , tra l’altro, ospitò, su proposta di D’Attis, il meeting europeo del Ppe su porto e reti transazionali, ndr). Non solo. Proprio nei giorni scorsi è venuto ancora una volta nella nostra città, dove ha partecipato ad un convegno organizzato dall’UDC, alla presenza   del segretario nazionale ed europarlamentare Lorenzo Cesa, per poi incontrare ill candidato sindaco della nostra coalizione, l’avv. Roberto Cavalera, definito ‘eccellente’ e del quale si è mostrato entusiasta.

 

 

 

1 COMMENTO

  1. Completamente soddisfatto delle dichiarazioni. In merito ai progetti e/o programmi comunitari che il Presidente Tajani ha citato, andrebbe meglio definito che Brindisi, come Taranto, è ancora in “Obiettivo 1” e come tale andrebbero garantiti investimenti a fondo perduto ed agevolati che vedano una minima residuale “equity”.
    Per questa ultima ed in presenza di progetti innovativi, ambientalmente compatibili e con concrete possibilità di creare sviluppo e lavoro, si dovrebbero trovare forme di intervento statale in grado di garantire lo “start up” ed il successivo rientro.
    Mi ritengo ottimista anche in virtù dell’istituzione delle “ZES” che, se pur manovrate dal solito presidente Emiliano a danno di Brindisi (cosa centra Lecce con la retroportualità?) dovrebbero accellerare i processi autorizzativi dei progetti, tenendo fuori i poteri decisionali degli Enti, vera “palla al piede” di ogni possibile sviluppo.

LASCIA UN COMMENTO