BRINDISI – La stagione teatrale del Nuovo Teatro Verdi chiuderà i battenti il prossimo 6 aprile, ma la Fondazione ha deciso di fregiarsi di due ulteriori appuntamenti, questa volta riguardanti (per la prima volta a Brindisi) l’opera lirica.
Start martedì 11 aprile, con la Traviata di Giuseppe Verdi, cui seguirà Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in programma il 7 di maggio.
Il circuito nel quale è inserito il Verdi è ‘Opera in Puglia’, promosso dalla Regione, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, sotto la direzione artistica di Giandomenico Vaccari. Le tappe saranno Lecce, Foggia, Barletta ed, ovviamente, Brindisi.
Il tutto è stato presentato questo pomeriggio, nella sala giunta di Palazzo di Città, dal sindaco Angela Carluccio, dall’ assessore Francesca Scatigno, dal consigliere delegato per la cultura Luciano Loiacono e dai direttori artistici Giandomenico Vaccari (TPP) e Carmelo Grassi (Nuovo Teatro Verdi).
Quest’oggi si è sottolineata l’importanza di avere il capoluogo messapico all’interno di questo circuito culturale. Almeno in parte, a giovarne saranno anche le casse della città. Inoltre, l’assessore Scatigno, congiuntamente a Grassi, ha palesato la volontà di arricchire ancora di più la prossima stagione teatrale ed ornarla con altri progetti collaterali, che tanto entusiasmo hanno suscitato quest’anno. “Vorrei anche portare il teatro nelle periferie”, ha concluso la Scatigno.
Vaccari, invece, ha voluto focalizzarsi su un altro aspetto, che va ben oltre il campanilismo: “Il nostro cast – ha svelato – per quanto riguarda voci e direttori, è quasi interamente composto da artisti pugliesi. Questa non è una scelta territoriale, ma artistica. La Puglia, con i suoi grandissimi conservatori, è terra di talenti. Il mio obiettivo era quello di creare una stagione d’opera regionale e ce l’abbiamo fatta”.
“Nonostante non ci siano stati contributi ministeriali – ha detto Grassi – la Regione è stata molto sensibile (si è impegnata con 800mila euro, ndr) e siamo riusciti a mettere su una stagione lirica di tutto rispetto”.
L’appena trascorsa stagione teatrale, però, numeri alla mano, mostra lo stato di salute del Verdi: “Numeri straordinari – ha proseguito il direttore artistico del Teatro Verdi – la media nazionale copre il 40% il costo delle compagnie, noi arriviamo al 113%. Per la stagione lirica, abbiamo fatto di tutto affinchè fosse di grande qualità e siamo certi che la città risponderà bene”.
Dunque, ancora una volta, Brindisi sposa la cultura. Almeno su questo, la città può ridere…
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Tommaso Lamarina Redazione |