Una serata per la storia: omaggio ai fondatori della SALVER, simbolo di sana ed efficiente imprenditorialità

A distanza di 35 anni dalla cessione della loro azienda a un gruppo multinazionale, gli attuali dipendenti, ex-dipendenti e pensionati della “SALVER” hanno incontrato e omaggiato i fondatori Claudio e Roberto Salvetti in una serata indimenticabile svoltasi presso “Villa Leta” di Mesagne. «Trovare le parole per esprimere il sentimento di felicità che stiamo provando nel ricevere dopo tanti anni una simile dimostrazione di affetto da tutti voi risulta impossibile», queste le parole di Roberto e Claudio. «Non potremmo mai dimenticare quello che c’è stato e soprattutto quello che siete stati voi per noi e per l’azienda. E se ora la Salver ha tanti dipendenti in più, il merito è soprattutto vostro, vostro e di nessun altro. Perché voi siete riusciti a trascinare e a rendere la Salver quello che rappresenta oggi. Qualche viso lo abbiamo trovato inevitabilmente cambiato, sono passati tanti anni, ma i sentimenti che noi proviamo per voi non invecchieranno mai. Un pensiero va anche a chi purtroppo non c’è più.

Grazie a tutti per quello che avete fatto». Nata nel 1968 come azienda innovativa nel settore aeronautico grazie a un’intuizione di papà Carlo Salvetti e dei due figli Claudio e Roberto, la Salver ha iniziato con un piccolo team di persone a cui è sempre stata garantita stabilità e sicurezza lavorativa, riuscendo a trasmettere valori, comportamenti e senso di appartenenza. In soli 20 anni l’azienda era diventata una splendida e fiorente realtà nel territorio brindisino, raggiungendo un numero di 120 dipendenti la cui età media era inferiore a 25 anni (una rarità per quel periodo, in cui il tasso di disoccupazione in Italia superava il 10%). Purtroppo, questa continua crescita ha dovuto fare i conti con tutta una serie di cambiamenti. Con l’avvento della globalizzazione, dei processi di internalizzazione del mondo del lavoro e con la “Guerra del Golfo” ormai alle porte, risultava impossibile rimanere competitivi e garantire stabilità e sicurezza a tutti i lavoratori, che per loro rappresentavano la risorsa più preziosa che potessero avere. Era settembre del 1989 e la famiglia Salvetti scelse di consegnare a un grande gruppo multinazionale le chiavi dell’azienda, sebbene a una precisa condizione: la continuità lavorativa a tutte le risorse umane impiegate doveva essere garantita nel tempo. A tale proposito, noi non dimenticheremo mai il periodo di crisi dei primi anni ’90, quando alcuni nostri colleghi furono trasferiti a Bologna. Ciò che ne è diventata la Salver oggi (Magroup) è sotto gli occhi di tutti.

Con eterna stima e riconoscenza, i dipendenti della Salver.

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13 COMMENTI

  1. Leggendo questo articolo ancora una volta ho sofferto per non aver avuto la possibilità di partecipare a questo incontro e condividere un momento così bello con Voi tutti; vi saluto e vi abbraccio affettuosamente

  2. Non ci sono parole abbastanza potenti per esprimere la gratitudine a Imprenditori esemplari oltre che Maestri di lavoro e di vita.
    Fortunato ad averli incontrati,grato per tutti gli insegnamenti professionali e umani ricevuti,credo sia stato davvero un dono prezioso, Orgoglioso per Sempre.

  3. Bella serata da non dimenticare, dopo più di 30anni incontrare sig.Roberto e Claudio Salvetti è stato un piacere immenso ,lavorare x loro mi ritengo fortunato, in più ringrazio tutti i miei colleghi ed ex colleghi x la rimpatriata fatta con successo, spero che si ripeta…

  4. Grazie alla famiglia Salvetti abbiamo avuto la possibilità di realizzare il nostro futuro e le nostre famiglie. Ve ne saremo grati per tutta la vita.

  5. Un grazie a voi Salvetti grandi Imprenditori che avete avuto fiducia e rispetto per noi tutti . È stato bello dopo tanti anni condividere una bellissima serata con tutti voi . Un’ abbraccio a tutti e una preghiera per chi non c’è più.

  6. Una bella serata per ricordare e ringraziare la famiglia Salvetti per tutto quello che, in quel periodo, la Salver è stata per noi tutti.
    Grazie

  7. Una grande emozione e una piacevole sensazione, indietro nel tempo di oltre trenta anni.
    Un doveroso e meritato riconoscimento alla famiglia Salvetti. Grazie per l’esperienza vissuta insieme.

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