Tuturano, “Aspetti positivi del Coronavirus”: il messaggio di don Antonio Merico ai parrocchiani

Chiesa della Madonna del Giardino

ASPETTI POSITIVI DEL CORONAVIRUS
Messaggio di don Antonio Merico ai parrocchiani

Ormai tutti conosciamo gli aspetti negativi del Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’umanità, coinvolgendo i vari aspetti della vita quotidiana, professionale e relazionale di ciascuno. La televisione, la carta stampata, i mass-media ed i social-network, ogni giorno ci presentano le tristi statistiche della diffusione di questo virus.
Ho riflettuto intensamente e, con gli occhi della speranza, vengo a parteciparvi il presente messaggio: “Non tutti i mali vengono per nuocere”, recita un antico detto; nella vita dobbiamo sempre vedere a colori, anche quando la stessa si presenta in bianco e nero.
La profonda riflessione mi ha rivelato diversi aspetti positivi che il Covid -19 sta producendo in ciascuno di noi: questi aspetti toccano alternativamente e in misura diversa la sfera personale, la sfera familiare e la sfera spirituale.
Nel nostro intimo, l’abbondanza di tempo a disposizione ci ha portato inevitabilmente a riflettere sul nostro limite umano, pur con la piena disponibilità a grandissimi sforzi e con le eccellenti conoscenze scientifiche per affrontare e sconfiggere questo virus.
Siamo diventati più umani, più sensibili e abbiamo avuto modo di confrontarci con il nostro “io”: il silenzio ci ha aiutato a riflettere sul senso del nostro essere e del nostro vivere.
È stata l’occasione per verificare la nostra vita; abbiamo rivalutato alcune idee piuttosto che altre; abbiamo riflettuto a tu per tu con la vita e finalmente abbiamo capito che vale la pena viverla, nonostante…
In famiglia, l’assenza della routine quotidiana, rigidamente scandita dai vari impegni,
ci ha permesso di vivere con più intensità il tempo con i propri cari e, in special modo, con i figli, aprendoci vicendevolmente a quel dialogo troppo spesso trascurato o ignorato.
La famiglia ha ritrovato la sua naturale unità, nonostante perdurino le solite preoccupazioni e le perplessità per il futuro dei nostri ragazzi, nonostante si prenda sempre più coscienza di quanto sia difficile cambiare la situazione del disagio in cui si vive, nonostante il rinnovato dialogo abbia favorito la conoscenza di tante problematiche famigliari fino ad ora latenti.
Anche la nostra sfera spirituale è stata travolta dagli eventi: abbiamo avuto l’opportunità di fare i conti con la nostra coscienza, di riflettere sulla nostra vita interiore ed esteriore, di fare il bilancio della nostra fede e del nostro rapporto con Dio e con i fratelli. Forse lo abbiamo rivolto il nostro pensiero a Dio e gli abbiamo chiesto il suo aiuto, magari facendo nuovi propositi per un rapporto migliore con Lui, magari proponendo di sanare con il prossimo eventuali screzi, malumori e conflitti che non sempre ci lasciano sereni; forse è anche nato in noi il desiderio di incontrare Dio e testimoniarlo, forse lo abbiamo chiamato e cercato… forse…. forse… forse è questo ciò che Dio vuole da noi?
Nei momenti difficili della vita, Dio non ci lascia soli, non ci abbandona mai; è come un buon papà che non allontana mai il figlio, anche quando questo gli disobbedisce; lui lo ama sempre. Dio ci ama anche se a volte ci sottopone a prove durissime per testare il nostro amore per Lui. Non scoraggiamoci mai in questo nostro percorso di vita, perché egli ci ama di un amore infinito, ci è accanto anche quando crediamo di essere soli e dà senso a ciò che non ha senso, attraverso l’amore.

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