Torre Regina Giovanna, Quarta (FI): “L’amministrazione Rossi si trova in evidente stato confusionale”

In qualità di consiglieri comunali di opposizione, abbiamo garantito un atteggiamento estremamente costruttivo, pur con un chiaro distinguo tra le responsabilità che spettano a chi governa e quelle che, invece, sono attribuibili a chi ha un ruolo di controllo dell’azione amministrativa. Quanto accaduto per la vicenda Torre Regina Giovanna, però, impone chiarezza sulle responsabilità di chi, al momento, non si dimostra in grado di assolvere al mandato ricevuto dai cittadini”.
Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Quarta a seguito di uno scambio di post polemici (sui social) con l’assessore Mauro Masiello.
“E’ gravissimo che un amministratore ed allo stesso tempo un legale – aggiunge Quarta – non si preoccupi di approfondire la materia prima di polemizzare con un consigliere comunale, ma soprattutto prima di assumere decisioni che ledono i diritti di un imprenditore nel settore dello spettacolo.
L’avv. Masiello (così come la struttura comunale) ignora che Torre Regina Giovanna ha una regolare licenza rilasciata (senza data di scadenza) dal Comune di Brindisi nel 2006 per l’organizzazione di spettacoli sino a duemila partecipanti. Oggi, invece, si afferma che l’unico permesso esistente risale al 1999 e per la durata di soli tre mesi. Come dire, insomma, che la mano destra non conosce quello che fa la mano sinistra. E in questo stato confusionale, chi ci rimette sono l’imprenditore, i dipendenti che hanno perso il proprio posto di lavoro e l’immagine di una città conosciuta a più livelli come la ‘città dei no’.
Sempre l’avv. Masiello sostiene che ‘cambiare la storia’ significa chiudere un locale per non assumersi alcuna responsabilità (come invece hanno fatto le amministrazioni in passato). Troppo semplice! Chi governa una città deve saper decidere, deve assumersi responsabilità che la legge attribuisce proprio ad un sindaco. E invece si preferisce chiudere tutto per poi soccombere in un’aula di Tribunale, magari con risarcimento per i danni provocati a carico dei cittadini.
La vicenda Torre Regina Giovanna – conclude Quarta – è emblematica di un modo di governare che porterà questa città nel baratro. Ecco perché siamo sempre più convinti di dover esercitare sino in fondo il nostro ruolo di oppositori, nell’interesse dei cittadini di Brindisi”.

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