Ex Ilva, Ciullo: “È il fallimento non tanto del Governo, quanto dello Stato italiano tutto”

“Intorno alla storia dell’ILVA di Taranto si raccoglie non tanto il fallimento di un governo quanto quello di uno Stato, lo Stato italiano. Si può essere sovranisti, europeisti o internazionalisti ma sta di fatto che aver previsto uno scudo penale, cioè uno strumento istituzionalizzato che escluda la responsabilità per determinati soggetti, seppure nell’operazione di salvataggio di un grande insediamento e colosso industriale, rappresenta tutta la debolezza di uno Stato nei confronti della multinazionale affidataria dell’appalto.
Più che meravigliarsi adesso che lo scudo penale è stato cancellato, bisognava meravigliarsi, e quindi aprire un vero dibattito, quando lo scudo fu istituito e recepito nel contratto o comunque posto a garanzia di Arcelor Mittal. E siccome uno scudo penale, fra l’altro formulato in modo molto generico e quindi ampio cioè estremamente liberatorio da ogni responsabilità, rappresenta una vera e propria deroga, una zona franca, un privilegio per alcuni a differenza di tutti gli altri italiani e non italiani operanti sul territorio nazionale, c’è da chiedersi: come è possibile che nessuno si sia mai chiesto se tale scudo penale fosse costituzionalmente legittimo? Come è possibile che uno Stato non sia in grado di affrontare i suoi problemi se non piegandosi ai grandi potentati economici e finanziari sovranazionali?
Purtroppo, ancora una volta, di fronte all’eliminazione – sacrosanta – di questo scellerato scudo penale, presa a pretesto, insieme ai provvedimenti giudiziari del Tribunale di Taranto, da parte di Arcelor Mittal per recedere dal contratto, non assisteremo al comportamento di una classe politica e sindacale che si ricompatta in nome dello Stato (non del governo) contro una multinazionale che aveva già dato segnali discutibili nell’esecuzione del contratto, ma vedremo uno schieramento politico e sindacale unito nel dividersi, che preferisce scegliere la strada dello scontro e della speculazione politico-elettorale con il solito stile da tifoseria da stadio che porterà gli italiani a spaccarsi in fazioni che ben poco hanno compreso del problema reale. E intanto i tarantini, senza distinzione tra operai e altre categorie sociali, continueranno a soffrire.

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