Sigilli al “Torre Mozza Sporting Club”: sequestro preventivo eseguito dalla Polizia Locale. Indagati marito e moglie

BRINDISI – Un sequestro preventivo del complesso immobiliare “Torre Mozza Sporting Club” sito sulla SS7 all’altezza di Mesagne, ma di competenza del Comune di Brindisi, è stato eseguito stamani dagli agenti della Polizia Locale del capoluogo, al comando di Antonio Orefice, dall’Asl e dai carabinieri del Nas, su disposizione del PM Raffaele Casto e del Gip Maurizio Saso.
Due le persone indagate: il locatario di un locale e di una villa con piscina e la moglie del primo, nella sua qualità di presidente del circolo privato “Torre Mozza Sporting Club”. Il primo intervento è stato eseguito dai Nas e riguarda l’attività di somministrazione come “Home restaurant”; il secondo intervento è stato eseguito dalla Polizia Locale sull’area privata esterna, dove si svolgeva, oltre ad attività di ristorazione, anche quella di intrattenimento musicale. Sanzioni sono state elevate per assenza del titolo amministrativo per la somministrazione di DIA sanitaria.
I due indagati, tra l’altro, in assenza di permesso a costruire, avevano eseguito interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio mediante la modifica dell’originaria destinazione d’uso del complesso, già abusivamente realizzati nel 2010, realizzando per esercitare, a partire dal 28 agosto 2017, l’attività commerciale di braceria e pizzeria sotto l’insegna di “Torre Mozza Sporting Club”. Non solo. Avevano suddiviso il deposito in due sale per somministrazione alimenti, cucina e bagno, con posa in opera di impianti, modifiche interne per la creazione del vano cucina, eliminazione di una porta comunicante con i due locali principali; avevano, inoltre, ampliato la superficie utile mediante la costruzione di una struttura in legno coperta e chiusa da tutti i lati, avevano creato un servizio igienico nel vano più piccolo del duplice fabbricato originariamente destinato ad abitazione, da loro attrezzato ed illecitamente utilizzato come bar all’aperto e pizzeria, con impiego della parte esterna per tavoli e sedie; infine, avevano creato nel muro di recinzione un varco largo tre metri munito di cancello in ferro.
La struttura è stata chiusa con effetto immediato.
Il difensore dei coniugi, avv. Luigi de Franco del Foro di Brindisi, precisa che i locali sequestrati non erano più utilizzati dagli stessi per la loro attività di ristorazione, che da oltre un anno a tutt’oggi si svolge, sotto la medesima denominazione sociale “Torre Mozza Beach”, presso i locali siti in contrada Pantanagianni a Carovigno (BR).
Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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