“Siamo quello che diciamo! Basta sessismo nel linguaggio! Ricomponetevi e riflettete!”

Apprendiamo da un post di denuncia della Segretaria Generale Claudia Nigro della Filcams Cgil di Brindisi che il Segretario dei Cobas in questi giorni si è trovato al centro di una rissa in una riunione sindacale presso l’ufficio di presidenza della Provincia. Nella concitata discussione il sindacato Cobas non ha ritenuto prioritarie le istanze dei lavoratori iscritti alla Filcams Cgil, definiti più volte in altre occasioni “zavorre”. La Segretaria ha giustamente posto il problema dello stato di necessità di questi lavoratori ma è stata aggredita verbalmente anche con battute sessiste dal Segretario dei Cobas Bobo Aprile. In poco tempo, i toni si sono accesi e sono volate volgarità e spintoni tra gli altri sindacalisti presenti, nessun pugno come dichiarato da altri. Il segretario dei Cobas, fatto passare per eroe dalla stampa, non è certo un eroe visti gli atteggiamenti machisti e di becero paternalismo che avevano il subdolo tentativo di delegittimare il ruolo sindacale della Segretaria.

Abbiamo ben presente che il sessismo è un problema trasversale radicato in tutte le organizzazioni sindacali, nei movimenti e nei partiti e ne conosciamo le odiose dinamiche.

Molti di questi “compagni” partecipano anche alle manifestazioni contro la violenza di genere.

Ovviamente non entriamo nel merito della diatriba sindacale, non è questo il punto. Come Fisac Cgil da diversi anni seguiamo le tematiche di genere su disuguaglianze, discriminazioni e violenze. Riteniamo pertanto inaccettabili comportamenti sessisti e aggressivi a scopo intimidatorio e non solo. Affermiamo che non è più sopportabile l’ignoranza totale sul sessismo linguistico di tanti compagni e compagne. Istruitevi, diceva Gramsci, perché’ avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza e perché’ davanti al “Soggetto Imprevisto” (Carla Lonzi) diventate scomposti e aggressivi con comportamenti inqualificabili   Ha fatto bene la compagna a denunciare quanto è accaduto ed ha tutto il nostro sostegno. Ci auguriamo che non si arrivi alla classica campagna denigratoria e di calunnia sull’aggredita, stile processo per stupro.

SORELLA, io ti credo: denuncia!

Questo lo slogan dei grandi movimenti femministi NI UNA MENOS nell’America Latina.

 E noi ti crediamo!

FISAC CGIL  Comprensorio di  Brindisi

 

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