“Se il Comune spenderà per i social anche solo un centesimo, con determine dirigenziali, segnaleremo tutto a Corte dei Conti e Procura”

Claudio Niccoli

I regimi autoritari nascono quasi sempre grazie anche ad una stampa di regime e alla critica durissima nei confronti della stampa libera, del libero pensiero sia individuale che della società civile.
Mi rivolgo agli intelletuali di sinistra ,agli uomini che hanno sempre creduto nella libertà ,nella capacità di confronto , nel dibattito democratico pur nelle differenze culturali. Abbiamo la necessità di aprire dibattiti ,confronti , tavole rotonte per parlare di libertà, di democrazia ,di crescita culturale di un territorio.
Questa premessa è fondamentale, per capire cosa l’Amministrazione a guida Riccardo Rossi vuole fare .
Esiste un mondo reale fatto di sacrifici,di crisi occupazionali, di crisi sistemiche , di problemi strutturali , di prospettive di sviluppo nuovo, diverso , esistono mille difficoltà nella quotidianetà nella programmazione , nella realizzazione di ciò che si vuole e si spera si realizzi. Esistono anche le soddisfazioni ,le gioie ,le felicità ,il lavoro di squadra ,le nuove generazioni ,le professionalità, la tranquillità con se stessi, l’altruismo.
Esiste, purtroppo, anche un mondo virtuale fatto di apparenza , di falsità , di immagini drogate, di maniaci delle tastiere ,di tuttologi del nulla , ignoranti ,di uomini è donne insodisfatti della loro vita arrabbiati con il mondo e con tutto quello che è vivo e soffre, combatte e crede.
Affidare la comunicazione istituzionale al mondo virtuale è una sconfitta della democrazia ,della politica e delle istituzioni.
Far passare il messaggio che le istituzioni sono come le foto o profili falsi dei social , significa frantumare le regole democratiche dello stare insieme.
Censurare le critiche al proprio operato ,somiglia tanto alle censure applicate nei regimi dittatoriali Sudamericani, nei confronti di ogni forma di libertà di espressione individuale ed associata.
La comunicazione istituzionale la svolge il sito del Comune di Brindisi e credo da una valente giornalista presente nello staff del Sindaco , che viene retribuita con i soldi dei cittadini, verso la quale non abbiamo nessun tipo di contrarietà, perché la comunicazione istituzionale si fa attraverso i canali previsti , la carta stampata , i giornali on line , le televisioni.
Se il Comune spenderà attraverso ,determine Dirigenziali, non avendo messo in delibera impegno di spesa, solo un centesimo per i social ,segnaleremo tutto alla Corte dei Conti e pur non avendone la cultura alla Procura della Repubblica affichè ,se lo riterrà faccia le giuste indagini.
Se la maggioranza vuole parlare al mondo virtuale, lo faccia dai suoi siti di partito, dai profili privati , Rossi lo faccia dal suo profilo privato cercando di non mischiare il pubblico con il privato.
Non confondiamo le istituzioni con le comparsate, i carramba che sorpresa, i dopolavori ferroviari ed altro, ma soprattutto non vorrei vivere in una città dove un profilo istituzionale magari ha 40.000 followers e qualcuno chiede di fare pubblicità ritenendo appetibile commercialmente l’investimento.
Chiudo chiedendo al Sindaco ed al Presidente del Consiglio, di ripristinare l’uso della giacca e cravatta nei Consigli Comunali, è una questione di decoro,di immagine delle istituzioni, di serietà. Per ultimo ,mi auguro che inizi da subito un percorso virtuoso per risolvere i tanti e seri problemi della mia ,anzi nostra città, evitando di perdere tempo in “Bischerate”.

Claudio NICCOLI- IDEA Per BRINDISI

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1 COMMENTO

  1. interessante l’articolo che merita risposte politiche con i fatti. Mi sia consentito,con l’occasione, esprimere assonanza con l’invito teso a ridare il giusto decoro non solo alle partecipazioni dei consigli comunali, ma aggiungo anche di Giunta e comunque in tutte le pubbliche circostanze in cui viene rappresentato l’Ente.
    Purtroppo, caro amico Claudio, qualche “amministratore” ha scambiato la sede comunale con il luogo di incontro fra amici non conoscendo, ovviamente, gli Uomini grandi che hanno frequentato quei luoghi e ad alcuni dei quali sono dedicate le aule di incontri.
    Brindisi, 12/10/2018 Franco Leoci

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