BRINDISI – Guerra tra poveri alla Sanitaservice. E’ così che si può definire quello che è accaduto ai danni di un comitato di disoccupati che, in base ad una graduatoria realizzata dalla Provincia di Brindisi, aveva lavorato per alcuni mesi negli ospedali di Brindisi e provincia.

Alla brusca interruzione del periodo di lavoro a tempo determinato per motivi interni alla Asl,  i lavoratori avevano risposto con la lotta. Attraverso l’intervento della Regione Puglia si era riusciti a trovare una mediazione, grazie alla quale – la scorsa estate – avevano lavorato per alcuni mesi. Lo scorso mese di dicembre, poi, viste le necessità impellenti negli ospedali, la Sanitaservice aveva emesso un bando pubblico riservato agli ex precari. Ma in regime di autotutela  la stessa Asl aveva sospeso questo avviso pubblico perché, secondo qualcuno, doveva essere aperto a tutti.

“Nel frattempo – si legge in una nota del Cobas a firma di Bobo Aprile – arriva la sorpresa che ha portato gli ex lavoratori precari della Sanitaservice di Brindisi ad occupare simbolicamente  oggi, mercoledì 25 Gennaio, la locale direzione della società ubicata nel vecchio ospedale di Summa. La Regione Puglia ha imposto ai direttori generali delle Asl Pugliesi di assumere a tempo determinato lavoratori delle Case di cura riunite di Bari in cassa integrazione da 23 anni per un numero di 20 unità a Brindisi e  200 per le altre Asl. La Regione e le Asl sono riusciti perfettamente a scatenare una guerra tra poveri. L’occupazione simbolica – prosegue la nota – continuerà fino a quando questa decisione non sarà cancellata. E’ per legge comunque, per la durata di un anno, il diritto alla precedenza per questi disoccupati brindisi che se sono arrivati in cima ad una graduatoria di miglia e migliaia di disoccupati qualche motivo lo avranno avuto. Il Sindacato Cobas è al loro fianco per rivendicare il loro diritto a lavorare e a non fare la guerra con altri”.

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