San Vito dei Normanni: in arrivo Santu vEATu Mia, Festa delle Tradizioni e delle Comunità

Col suo passo celere, l’estate di San Vito dei Normanni si avvicina ad un importante momento in calendario: è in arrivo infatti Santu vEATu Mia, grande festa delle tradizioni e delle comunità che porterà condivisione, allegria e buon cibo mediterraneo nelle serate dei prossimi 4 e 5 agosto. Lo scopo: stare bene insieme in un’opera di valorizzazione delle risorse proprie di San Vito.

“Santu vEATu Mia” sarà perciò festa nel segno del patrimonio di tipicità che caratterizzano la nostra città dai tempi antichi. Il tutto con uno sguardo al futuro. “L’idea è quella di promuovere il nostro territorio dal punto di vista turistico e culturale tramite una forte azione di identità delle eccellenze gastronomiche, artigianali, artistiche di San Vito”:  così il consigliere con delega alla Cultura Salvatore Musa descrive il progetto che già nel titolo, con il richiamo all’inglese “eat”, allarga gli orizzonti verso un ritrovo comunitario fatto di sapori nostrani e di appartenenza, senza esclusione alcuna.

I due giorni sono stati organizzati dal Comune in collaborazione con l’ass. culturale “TerraNostra” e con il Consorzio Hera.

Di grande effetto senz’altro sarà l’apertura: Santu vEATu Mia Mia avrà inizio con una lunga sfilata di cavalli e carri che procedono a ritmo di musicale popolare percorrendo le vie del centro.

“Giunti in Piazza Leonardo Leo i musicanti scenderanno dal carro e si dirigeranno verso le postazioni delle scuole di ballo di pizzica. La nostra piazza sarà abbellita anche dagli intrecci dei panari, altra tipicità sanvitese, esito dell’abile maestria degli aritigiani”, racconta ancora Musa.

E, come in ogni festa che si rispetti, spazio al gusto: in particolare ci sarà da assaggiare la tipica quanto saporita “acquasale”, preparata dal ristorante “Nonna Mena” e disponibile anche nella versione per celiaci. Si tratta di un piatto povero della nostra tradizione in perfetta sintonia con la dieta mediterranea; ci saranno poi le orecchiette con braciole o cime di rape, due varianti di condimenti per il formato di pasta pugliese per eccellenza.

A questo proposito, l’occasione sarà buona per raccontare qualcosa sulla natura dei prodotti locali a disposizione: a parlarne in breve saranno il prof. Pino Cecere senior che sottolineerà il loro aspetto storico/sociale legato all’alimentazione nostrana di un tempo, e il dott. Domenico Rogoli, biologo nutrizionista, che passerà in rassegna il loro valore rispetto alla Dieta Mediterranea.piatto-povero-v

Musa: “Vorrei si notasse la scelta dell’acquasale per il suo duplice valore:  prodotto tipico popolare e perfetto esempio gastronomico del concetto di lotta allo spreco alimentare che i nostri antenati conoscevano molto bene. Un prodotto della nostra “dieta mediterranea” che consentiva i condimenti più disparati con i prodotti di stagione”.

SALVATORE MUSA, consigliere con delega alla Cultura

Sarà ancora festa il giorno dopo, 5 agosto, quando a far da padrone saranno i valori dell’accoglienza e dell’integrazione: ci si ritroverà in Piazza Leo per  la “Festa delle comunità“, un momento di incontro e balli dedicato all’inclusione delle diverse comunità straniere,  quindi in particolare quelle inglesi e quelle africane stanziate in loco. Del resto: cosa unisce più di musica e cibo? A contornare il momento delle danze, stand gastronomici con piatti tipici di queste comunità .

Santu vEATu Mia è anche EcoFesta e, pertanto, tutte le stoviglie impiegate saranno di materiale biodegradabile per avvalorare l’importante messaggio di sostenibilità.

“L’essenza di questo evento a cui tengo molto – conclude il consigliere con delega alla Cultura –  sta nel regalarci un bel momento che allenti la morsa di solitudine e individualismo dando giustizia al patrimonio di bellezza e particolarità che ha la nostra cittadina”.

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