LATIANO- Mercoledì prossimo, 19 gennaio (alle 11) si terrà finalmente il primo sopralluogo esplorativo, da parte del Politecnico di Bari, nel Palazzo Andrea De Nitto, l’immobile di via Spinelli realizzato nel 1831, di proprietà della Provincia di Brindisi, già sede per oltre 50 anni del Comando Stazione dei Carabinieri, liberato definitivamente da qualche mese.
Una iniziativa promossa da “L’Isola che non c’è”, che vedrà protagonista il Politecnico di Bari (con il quale la stessa Associazione già nel 2017 ha organizzato un work shop di tre settimane sul tema della rigenerazione urbana del territorio, studio pubblicato e mai utilizzato dal Comune) grazie al coinvolgimento del neo presidente della Provincia, Toni Matarrelli che ha immediatamente risposto all’appello della Associazione.
Alla visita tecnica, guidata dal Prorettore del Politecnico, prof. Fabio Fatiguso e da un gruppo di esperti della stessa Università, parteciperanno il Presidente della Provincia, on. Toni Matarrelli e il sindaco di Latiano, avv. Mino Maiorano. Oltre ai rappresentanti della Associazione.
L’obiettivo è quello di avviare un percorso che attraverso “lo studio e ricerche (anche mediante il
coinvolgimento di studenti) portino al recupero del monumento. Un bene che, per la sue caratteristiche storiche e la sua collocazione urbanistica (adiacente la storica via Santa Margherita, la direttrice lungo la quale insistono i più importanti monumenti della Città) potrebbe cambiare la fisionomia del centro storico, in vista di annunciati (ma non ancora avviate) interventi di rigenerazione.
Un percorso questo che si inaugura mercoledì e che mira, grazie alla collaborazione dell’Università di Bari, alla redazione di un progetto di recupero propedeutico ad una richiesta di contributo pubblico che la stessa Provincia dovrebbe poi presentare alla Soprintendenza e dunque al Ministero
Insomma, si tratta forse dell’inizio di un percorso che potrebbe finalmente salvare questo importante immobile di pregio e consentire ai cittadini di Latiano di goderne del suo utilizzo e della sua bellezza.
Saranno forse quindici anni che l’Associazione culturale “L’Isola che non c’è” cerca di trovare una soluzione condivisa per il recupero e la valorizzazione di questo importante manufatto. A partire dalla visita a Latiano, una decina di anni fa dell’allora assessore regionale fino ai tentativi di coinvolgimento del Ministero e della
Soprintendenza (circa il provvedimento di “Tutela”) e di altre iniziative di sensibilizzazione avviate anche negli ultimi tempi.
La svolta è giunta in questi giorni grazie alla contemporanea disponibilità sia del Magnifico Rettore del Politecnico, Prof. Francesco Cupertino e dunque del Prorettore prof. Fatiguso, che del neo Presidente della Provincia Toni Matarrelli. Il quale ha subito attivato i suoi uffici per consentire la effettuazione del sopralluogo e delle attività tecniche di rilievo preliminari da parte del Politecnico.
Il passaggio successivo prevede poi che le due istituzioni, Politecnico di Bari e Provincia di Brindisi individuino le modalità di formalizzazione della
collaborazione. Un atto fondamentale per raggiungere l’obiettivo mai tentato prima: salvare Palazzo De Nitto (e il sottostante antico frantoio, situato in una porzione dello stesso palazzo di proprietà però di privati).
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