Ritrovato il sub disperso a Torre Canne: era stato il figlio a dare l’allarme

Nella tarda mattinata di oggi 22 aprile si sono svolte le operazioni di ricerca di un sub disperso, mentre era intento in attività di pesca sportiva sotto costa, nei pressi della spiaggia del “lido tavernese”, in località Marina di Fasano.

Il sub, un sessantenne originario di castellana grotte, era lì giunto in compagnia del figlio maggiorenne, a bordo di un piccolo natante da diporto, utilizzato come unità di appoggio.

Dopo poco tempo i due si perdevano di vista, per cui dopo aver compiuto in zona alcune ricerche improduttive, il figlio contattava il numero telefonico di emergenza 1530 della guardia costiera di Bari.

L’allarme veniva trasmesso alla sala operativa della Guardia Costiera di Brindisi, competente per territorio, che assumeva il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso in mare, impiegando nel tratto di mare interessato la motovedetta CP887 dell’Ufficio Circondariale di Monopoli ed una autopattuglia del dipendente Ufficio Locale di Savelletri.

Atteso che il natante risultava essere sprovvisto di apparati di radiolocalizzazione e non essendo l’occupante in grado di determinare con esattezza la propria posizione in mare, si riusciva a risalire alla zona dell’emergenza utilizzando il tracciamento del cellulare del segnalante, riducendo così significativamente i tempi di intervento della motovedetta.

Dopo poco tempo dall’avvio delle ricerche in zona, la motovedetta CP887 avvisava che il sub disperso era riuscito a raggiungere autonomamente il porto di Torre Canne, per cui convergevano in loco sia il segnalante che i mezzi navali e terrestri della Guardia Costiera, rilevando che l’uomo era comunque in buone condizioni di salute, procedendo agli atti di rito.

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