In nove, tra ex amministratori, dirigenti e funzionari del Comune di Brindisi e professionisti, rischiano di andare a processo. I fatti risalgono al 2015 e riguardano un’inchiesta su presunti episodi di corruzione, le cui indagini sono state condotte dai militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Brindisi. Il pm Antonio Negro ha, infatti, depositato una richiesta di rinvio a giudizio a carico dell’ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales, dell’ex assessore all’Urbanistica Lino Luperti, degli ex consiglieri comunali Salvatore Brigante e Luigi Sergi, di Costantino Del Citerna, vice segretario generale del Comune di Brindisi, dell’allora dirigente del settore Urbanistica, l’arch. Fabio Lacinio, del geometra Marina Mautarelli, già tecnico istruttore addetto al settore Urbanistica, dell’arch. Luigi dell’Atti e dell’architetto Gregorio Paladini, progettista/direttore dei lavori di realizzazione di un impianto di distribuzione di gas metano. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità ideologica e materiale commessa in atti pubblici. Stando alle indagini, Lacinio avrebbe ricevuto da Paladini “una imprecisata somma di denaro (pari a diverse centinaia di euro)” per un parere favorevole sulla pratica per la realizzazione di un impianto di distribuzione di gas metano per autotrazione. L’ipotesi di reato contestata è quella di corruzione.
Accusa di corruzione anche per Consales, Brigante, Del Citerna e Sergi. L’ex sindaco e l’ex consigliere Brigante, in particolare, avrebbero promesso al consigliere Sergi “di nominare il figlio quale assessore al Patrimonio e alla Casa presso il Comune di Brindisi”. Poi “solo Consales avrebbe promesso a Sergi di nominare il figlio quale componente del consiglio di amministrazione della Stp”. Infine “Consales e Del Citerna avrebbero nominato il figlio di Sergi quale componente dell’ufficio di supporto del sindaco”. Il tutto, in cambio del voto favorevole di Luigi Sergi.
Dell’Atti, Lacinio, Luperti e Mautarelli, invece, sono accusati in riferimento alla redazione del progetto definitivo dell’Intervento di restauro, valorizzazione e fruizione delle torri costiere Torre Testa/Torre Punta Penne, che sarebbe stato redatto da professionisti esterni all’amministrazione, senza incarico.
L’udienza preliminare è stata fissata per il 18 ottobre 2022. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giovanni Brigante, Massimo Manfreda, Roberto Cavalera, Laura Beltrami, Fabio Di Bello, Oreste Nastari, Claudio Gatti.