La 15ma giornata del campionato di basket di Lega A svoltasi ieri ha consegnato un turno con ben tre gare non disputate. Germani Brescia – Carpegna Prosciutto Pesaro, Nutribulllet Treviso –Allianz Pall. Trieste ed il derby del sud Happy Casa Brindisi – Gevi Napoli sono state rimandate a causa dei tanti positivi al covid riscontrati nei vari gruppi squadra. E se si pensa che il turno del 26 dicembre (13ima giornata) ha ancora i match Vanoli Cremona – Nutribullet Trieste, Fortitudo Kigili Bologna – Banco di Sardegna Sassari (in programma il 12 gennaio) e Dolomiti Energia Trentino – Openjobmetis Varese ancora da disputare rende meglio l’idea sulle tante complicazioni che questa nuova ondata della pandemia sta creando tra società e governo del basket. A completare il tutto va ricordato che il turno del 02 gennaio è stato posticipato al prossimo weekend sempre che nei vari team ci siano le condizioni sanitarie per poter schierare le squadre sul parquet di gioco.
Non vanno meglio le cose in casa Brindisi con la società che nella giornata del 05 gennaio ha comunicato la positività di ben 10 componenti del team squadra con la conseguente sospensione di tutte le attività sino a nuova comunicazione.
La Happy Casa Brindisi ha disputato l’ultima gara di campionato proprio il 26 dicembre con la sconfitta interna contro la Carpegna Prosciutto Pesaro (89-91) e la prossima partita è prevista per domenica alle ore 20.00 sul campo della Germani Brescia. Ad oggi però la situazione è ancora di totale incertezza dal momento che bisognerà capire se i controlli disposti in programma nei prossimi giorni consentiranno ai ragazzi di coach Vitucci di poter avere nuovamente giocatori e staff “abili ed arruolati” e capire anche se la Germani Brescia sarà nelle condizioni di poter giocare dal momento che – in queste ore – gli stessi lombardi hanno dichiarato di avere altri due componenti del club positivi al covid – 19.
L’attuale situazione necessita di una riflessione e di una attenzione molto accurata atteso che si sta provando a chiudere quanto prima il girone di andata per avere la griglia delle migliori otto ben definita e capire chi potrà partecipare alle final eight di Coppa Italia che si svolgeranno a Pesaro dal 16 al 20 febbraio p.v.
Si sta comunque generando una situazione davvero complessa con squadre costrette a giocare a ranghi ridotti e con una equità sportiva che rischia di saltare. Le società con i roster più lunghi o con la fortuna di avere solo pochi contagi potranno avere quel quid in più ed usufruire di un innegabile vantaggio.
Gli sforzi delle società e di chi dovrebbe gestire questo momento sono sotto gli occhi di tutti anche se, probabilmente, si sarebbe potuto fare qualcosa in più.
E non convince davvero la nuova direttiva che costringe i tifosi a non accedere nei palazzetti se non con il massimo del 35 % della capienza totale (sino a poche settimane fa era del 60 %) nonostante l’obbligo del green pass rafforzato e l’utilizzo delle mascherine FFP2. Meno ingressi significa meno introiti per le società con innegabili difficoltà per tutto il movimento.
Ordine, chiarezza ed una prospettiva con regole precise e dettagliate sarebbero utili in questo momento dove, a volte, si ha l’impressione di navigare a vista.
Dario Recchia