CEGLIE MESSAPICA – Ancora droga sull’asse Ostuni-Ceglie.
Nell’ultimo
week-end, all’esito di mirata attività d’indagine, gli investigatori del Commissariato ostunese, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, una donna di Ceglie Messapica, Maria Bruni di 48 anni, già nota agli operatori.
Dopo diverse attività di indagine, i poliziotti ostunesi hanno potuto appurare che diversi assuntori del luogo erano soliti rifornirsi sia all’interno del Comune cegliese e sia lungo la strada che da Ceglie conduce ad Ostuni.
Pertanto, proprio alla luce delle evidenze acquisite, nell’ultimo week-end trascorso, sono stati predisposti alcuni posti di controllo lungo il menzionato asse stradale. I controlli sono stati eseguiti anche all’interno del Comune cegliese, nonché presso i punti di aggregazione dei giovani, quali parchi, sale giochi, bar e villette comunali.
Durante il servizio si sono notati alcuni movimenti sospetti nei pressi di una privata abitazione, già da tempo tenuta sotto osservazione, in quanto occupata da individui dediti all’illecita attività di spaccio. Così, ad un certo punto, dal menzionato appartamento, è uscita la proprietaria di casa che, dopo essersi intrattenuta con un soggetto sull’uscio, è salita a bordo della sua autovettura, allontanandosi verso il centro abitato cegliese. Successivamente vi ha fatto ritorno, parcheggiando l’utilitaria nei pressi della sua abitazione, rimanendo sola in macchina. Qualche istante dopo il suo ritorno, si è accostata all’autovettura una seconda macchina, collocandosi proprio accanto a quella dell’odierna arrestata. Pertanto, essendo evidente che stava per consumarsi una cessione di stupefacente, gli operatori hanno deciso di intervenire ma l’acquirente, intuito che si stava per procedere ad un controllo di polizia, ha ingranato la marcia, facendo perdere le sue tracce.
A quel punto, si è bloccata la Bruni che, adeguatamente controllata, è stata trovata in possesso di 10 grammi di eroina in confezionamento tipico da spaccio.
Dopo le formalità di rito, la donna è stata associata presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
