BRINDISI – Arrestata dalla Squadra Mobile di Brindisi una educatrice di scuola di infanzia brindisina. Tutto è iniziato a gennaio scorso, presso una scuola del quartiere Cappuccini, quando ha cominciato a farsi strada il sospetto che ad alcuni bimbi, affidati alle cure ed alla vigilanza di una educatrice, venisse riservato un trattamento che esulava le normali forme di intrattenimento di quei piccoli ospiti.
I bambini, in particolare, pareva ricevessero gratuiti insulti e ingiustificate percosse che, attesa la loro tenera età, difficilmente potevano venire in evidenza se manifestati o esplicitati dagli stessi pargoli i quali, notoriamente, sono spesso soggetti a provocarsi, mentre giocano, segni di ogni genere che dissimulano poi le conseguenze di azioni eventualmente più vigorose nei loro confronti. Al fine di operare le necessarie verifiche ed appurare se condotte del tipo sospettato si consumassero nella Scuola dell’Infanzia interessata, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Brindisi ha intrapreso una mirata e meticolosa azione investigativa di riscontro.
Lo spaccato emerso, così come ricostruito con le indagini, ha trovato la piena condivisione del locale Ufficio di Procura che – nella persona del P.M. titolare delle indagini – tempestivamente ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari di valutare l’emissione di una urgente misura di natura cautelare che potesse porre un freno alle azioni attuate dall’educatrice nei confronti delle tenere creature.
Il G.I.P., accogliendo la tesi del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Brindisi, ha emesso nei confronti della brindisina G.T. di 67 anni la misura cautelare degli arresti domiciliari.
All’interessata, con l’ordinanza applicativa della sopraindicata misura cautelare personale, sono stati contestati fatti-reato accaduti in Brindisi fino al mese di luglio del 2017, concernenti maltrattamenti che interessavano “…numerosi bambini in tenerissima età” affidati alla donna “…per ragioni di custodia, vigilanza, educazione ed istruzione”. Le condotte rilevate nell’arco temporale investigato e costituenti ipotesi accusatoria sono riferibili a situazioni in cui l’educatrice avrebbe colpito “…ripetutamente con schiaffi sulla testa, sulle guance e sulle natiche” i bimbi ospiti nella Scuola dell’Infanzia “New Fantasy”, “…li strattonava e/o li spingeva provocandone in più occasioni la rovinosa caduta in terra, li umiliava, ingiuriava e minacciava”.
Nella prima mattinata di oggi, gli investigatori della Specializzata Sezione Reati Contro la Persona della Squadra Mobile di Brindisi – che ha curato, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, la delicata indagine flash in argomento – hanno rintracciato la destinataria della misura e sottoposta agli arresti domiciliari, così come disposto dal G.I.P. nel provvedimento restrittivo emesso.
Ultimate le formalità di rito e dato avviso al Pubblico Ministero che aveva richiesto l’applicazione della misura cautelare, G.T., come già accennato, è stata tradotta presso la propria dimora per ivi permanere, in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, con divieto di dialogare con persone diverse da quelle che con lei convivono o l’assistono.