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BRINDISI – “Ogni commento sull’ennesima, e costantemente penultima, giunta Carluccio è superfluo”.

Lo afferma, in una nota, il Partito Democratico che prosegue: “D’altronde definire questo ulteriore azzeramento, anche se parziale, solo una semplice ridistribuzione delle deleghe assessoriali, come dichiarato dalla Carluccio, tradisce l’imbarazzo della stessa che evidentemente inizia a cogliere tutta l’insofferenza e l’indignazione dei cittadini brindisini rispetto al teatrino che offre, quotidianamente, la sua amministrazione. Soltanto gli stolti fanno finta di non comprendere che la Sindaca ha dovuto pagare un prezzo salatissimo per la sua sopravvivenza mettendosi così, fin da subito, sotto scacco del prossimo diciassettesimo che avanzerà la sua insana richiesta. Si badi bene – prosegue la nota – che questo non vuole essere una critica ma piuttosto un ringraziamento alla “Titanic…a” Amministrazione Carluccio. Bisogna, infatti, riconoscergli una insolita, quanto grande, capacità di attrarre a se tutti quei soggetti affamati di potere che inquadrano la politica e la gestione della cosa pubblica come il proprio orticello da annaffiare a spese di un’intera comunità.  Non si cerchi di tirare nella mischia, in maniera dolosa, il Partito Democratico di Brindisi: chi decide di tesserarsi lo fa liberamente e in diversi modi, anche on line, sottoscrivendo l’impegno di condividere i valori fondanti del Partito Democratico e di non appartenere a gruppi,movimenti politici o avere ruoli istituzionali con realtà ostili al Partito. Le scelte in contrasto con tali principi saranno ovviamente sanzionate con l’espulsione così come previsto da apposito regolamento. Lasciamo ai signori consiglieri comunali della maggioranza, comunque, il nobile compito di debellare la disoccupazione cittadina utilizzando le comode poltrone dell’amministrazione comunale come collocazione lavorativa. Per tutto questo siamo lieti di ribadire la nostra totale distanza da questo modo dissennato di amministrare la città, consapevoli e assolutamente certi,che non metteremo in caricatura la parabola del figliol prodigo per alcuno: questo sia ben chiaro!”.




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