Il 22 maggio 2018 i brindisini si sono ritrovati nella cassetta delle lettere la Cartella Esattoriale del “Consorzio Speciale per la Bonifica di Arneo” relativa ad una bonifica (NON) effettuata nel 2015.

Io, vivendo alla Zona Industriale, ho fatto le dovute ricerche ed ho potuto constatare con i miei occhi che: queste bonifiche non sono mai state effettuate. La zona della presunta bonifica, che parte dal canale sito in “Strada per Pandi” e attraversa buona parte del sottosuolo della Zona Industriale per poi collegarsi al canale in via E. Fermi, si presenta agli occhi di tutti come una grande riserva naturale con alti e vasti canneti sorvolati da gabbiani ed abitati da: pantegane (che fanno invidia ai gatti), rospi e una nuova specie di zanzare giganti (immuni all’insetticida); inoltre l’acqua sottostante all’immenso canneto si presenta verdastra ed emana un odore di liquami.

Quindi la Zona Industriale è lasciata all’incuria più totale, ma, per quest’incuria siamo obbligati a pagare una tassa.

A proposito dei furbetti dell’Arneo, il loro ufficio di assistenza telefonica è aperto dalle ore 9,00 alle 12,00, ma il loro recapito telefonico risulta occupato a tutte le ore, a quanto pare non riescono ad assimilare tutte le lamentele causate da un’incuria tassata.

Tutti i cittadini che hanno ancora dubbi a riguardo, possono chiedere ulteriori informazioni agli avvocati Adoc presso la sede situata in Brindisi al Corso Umberto I, 85, lo sportello dedicato è attivo il Venerdì dalle ore 17,00 alle ore 18,30.

Emanuele Marino

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