Diffida al Comune dell’Associazione di Promozione Sociale “Diritto alla Casa” E.T.S.

BRINDISI – La scrivente Associazione sull’intera operazione di vendita paventata dalla proposta in oggetto evidenzia delle forti perplessità e preoccupazioni.

Senza trascendere in facile demagogia, è utile ricordare che nella dismissione dei patrimoni immobiliari pubblici, oltre all’art. 58 del D.L. 112/08 – pomposamente invocato dalla Giunta a supporto dell’ ipotizzata deliberazione – deve tenersi conto di un’altra legge dello Stato , la nr. 560 del 24.12.1993 ( “ Norme in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica “ ), il cui articolo 1 , comma 5, prevede espressamente che << L’alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica è consentita esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore >>. Ciò significa che gli ipotetici introiti che dovessero derivare dalla dismissione in questione , ove dovessero scaturire dalla vendita di alloggi popolari ( ipotesi ancora più remota ) non dovranno essere destinati a ripianare buchi di bilancio, bensì ad implementare una funzione amministrativa fondamentale del Comune, ossia l’edilizia residenziale pubblica: di tutto ciò però non vi è traccia negli intendimenti dell’attuale Giunta; il che aggraverebbe la già drammatica situazione in essere. Non solo. Questa Associazione denuncia anche il totale disinteresse per le morosità incolpevoli negli alloggi residenziali pubblici da vendere; ciò con buona pace di quanto statuito dalla menzionata Legge 560/93 anche al comma 7 dell’art. 1 , secondo cui << Gli assegnatari di cui al comma 6, se titolari di reddito familiare complessivo inferiore al limite fissato dal CIPE ai fini della decadenza dal diritto all’assegnazione, ovvero se ultrasessantenni o portatori di handicap, qualora non intendano acquistare l’alloggio condotto a titolo di locazione, rimangono assegnatari del medesimo alloggio, che non può essere alienato a terzi …..>> L’ipotizzata proposta di deliberazione, dunque, rappresenta un pessimo segnale alla cittadinanza brindisina non solo in termini morali, ma soprattutto di legalità, atteso che l’ente territoriale più vicino ad essa ignora completamente una legge dello Stato italiano. Ciò premesso la scrivente Associazione invita e diffida il Comune di Brindisi ad affrontare la problematica delle fasce più deboli degli inquilini, secondo quanto previsto dalla su richiamata normativa. Fermo restando ogni più ampia riserva di agire giudizialmente nelle sedi più opportune.

Associazione di Promozione Sociale “ Diritto alla Casa” E.T.S. F.to Il Presidente Sig. Luigi Sergi

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1 COMMENTO

  1. le ragioni evidenziate dal presidente dell’associazione meritano sicuramente l’attenzione da parte degli organi di controllo sugli atti degli Enti Locali, quindi, se lo ritiene opportuno è consigliabile segnalare la questione all’organo di revisione dei conti, nonchè alla Corte dei Conti.
    Brindisi, 28/04/19 Franco Leoci

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