“Occorre chiarezza e responsabilità quando si parla di sviluppo”

Leggiamo con preoccupazione le diverse e scontate alzate di scudi a difesa dell’Associazione Industriale di Brindisi e di attacco, anche verbalmente violento, verso le considerazioni del Sindaco Rossi sulle ultime “sollecitazioni” della stessa Associazione Industriali.

Le critiche ed i contributi sono il sale per la crescita di un territorio; quelle delle associazioni che rappresentano importanti strati sociali e produttivi hanno e devono avere un peso particolare per chi opera nell’interesse collettivo.

Però ognuno (specie chi ha rappresentanza collettiva) ha la sua storia, ha assunto posizioni, ha avuto silenzi talvolta significativi, ha commesso errori.

L’Associazione degli Industriali su questa terra ha ovviamente la sua storia e non vi è bisogno che sia ricordata; ha operato positivamente ma ha anche troppo spesso difeso prevalentemente le grandi industrie, lo status quo di quell’assetto industriale ormai in evidente fase di decadenza produttiva ed ambientale, appoggiando – ad esempio -in sede di conferenze di servizio i paletti ostativi delle aziende interessate alle operazioni di bonifica del territorio da esse stesse inquinato.

L’Associazione Industriali di Brindisi ha sempre legittimamente svolto un ruolo di parte (a difesa delle aziende) nelle vertenze che portavano ad un aumento della disoccupazione , osteggiando però e respingendo le proposte sindacali per soluzioni alternative, rendendo ancor più difficile il tentativo di difendere i livelli occupazionali.

L’Associazione degli Industriali di Brindisi non ha finora dato un contributo al progetto di modifica dello sviluppo sociale ed economico della città, che esiste e sta facendo i suoi passi pur tra le tante difficoltà.

Accusare l’ Amministrazione Comunale  di “non avere una visione e di non essere capace di programmare una sua direzione” è abbastanza gratuito. Sarebbe stato più corretto dire esplicitamente di non condividere il tipo di sviluppo che si sta disegnando; sarebbe stato molto più utile e produttivo dire chiaramente qual’è il tipo di sviluppo (magari avanzato, ecosostenibile, promotore  di occupazione ad alto livello qualitativo) che si propone.

Per tutto ciò, e per altro che sarebbe troppo lungo elencare,appare alquanto strumentale  l’invito  anche questa volta  rivolto alla politica ed all’amministrazione locale perché si svegli, perché disegni orizzonti di sviluppo, quasi fosse il deus ex machina tuttologo ed onnipotente.

Prima di alzare tale pesante accusa perché , una volta tanto, non si guarda alla propria storia e ci si  domanda: “ma noi che abbiamo fatto per far crescere questo territorio?”

Tavoli di concertazione sono utili, e necessari secondo noi, per raccogliere proposte, come quella -per esempio -della piattaforma per lo sviluppo sociale ed economico di CGIL CISL UIL di Brindisi, per discutere e concretizzare solidalmente un VERO NUOVO PERCORSO DI SVILUPPO DI QUESTO TERRITORIO  che affianchi quanto di importante ed avanzato esiste e si prepari a sostituire quanto è ormai obsoleto.

Con la partecipazione di tutti,  superando la mera difesa dell’esistente o di specifiche settorialità a scapito della visione generale.

Su questa strada sarà utile ogni contributo coraggioso e propositivo.

Infine: le polemiche dei difensori di ufficio dell’Associazione Industriale, che peraltro non ha bisogno di difensori,   non sono nuove e sanno  di stantio, specie nelle sommarie accuse rivolte al Sindaco ed all’attività dell’Amministrazione che oggettivamente sta scardinando vecchi sistemi cronicizzati.

Pasquale Barba Segretario Prov.le Sinistra Italiana

Enzo Casone      Coordinatore L’Agorà della Sinistra -SI- Brindisi

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