Nella Giornata Mondiale del Teatro le lavoratrici e i lavoratori del comparto spettacolo sono scesi in piazza

Il 27 marzo è la Giornata Mondiale del Teatro ma, da oltre un anno ormai, i sipari sono chiusi, le sale vuote. Proprio per questo, in questa data simbolica, le lavoratrici e i lavoratori del comparto spettacolo sono scesi in piazza. Non per una semplice protesta ma per affermare la propria esistenza, per ribadire la necessità e l’importanza del settore cultura e spettacolo dal vivo. Oltre venti, le piazze italiane che hanno accolto attori, tecnici, drammaturghi e organizzatori. In Puglia oltre a Lecce e Barletta si è aggiunta in extremis Brindisi. Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo si sono riuniti davanti al Nuovo Teatro Verdi per rivendicare i diritti della loro categoria. Il settore già duramente colpito ha subito l’ennesima beffa: la paventata riapertura che il governo aveva previsto proprio per il 27 marzo, si è rivelata oggettivamente inattuabile sia per la drammatica ascesa dei contagi che per la modalità con si sarebbe dovuta sviluppare. Tutto ancora fermo e rinviato a data da destinarsi. Le istanze del comparto, rappresentate in Puglia da Arcipelago Spettacolo Dal Vivo, sono chiare. Sostegno e riforma strutturale di un settore che, con l’emergenza, ha visto scoperchiate tutte le sue fragilità. “Il teatro, lo spettacolo dal vivo sono un settore fondamentale per la società” afferma Sara Bevilacqua di Arcipelago Spettacolo Dal Vivo, “non solo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto per ciò che riguarda lo sviluppo culturale e intellettuale dell’intera nazione”. In Largo D’Errico tante le realtà del territorio brindisino: Meridiani Perduti, Inti, Alphaztl Compagnia D’Arte Dinamica, Radio YeahJaSi, Teatro Kopò.

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