Il bello della storia è sicuramente il suo essere la summa di corsi (possibili) e ricorsi (ineludibili). I primi sono né più né meno che il susseguirsi delle scelte che ciascuno di noi compie sulla scorta delle proprie inclinazioni, i secondi le conseguenti reazioni che queste, gioco forza, producono. Per me che, per lavoro, studio e quant’altro, mi sono spesso ritrovato ad affrontare contesti culturali assai differenti da quella che è la mia visione del mondo, non è sempre stata cosa semplice il riuscire ad affermare le mie idee tuttavia, proprio facendo leva su di esse, non ho mai rinunciato a caricarmene il peso.
E’ quanto ha dichiarato Luca Nigro, già responsabile provinciale della comunicazione di Forza Italia, nel momento del passaggio nelle file di Azione Nazionale, all’interno della cui formazione starebbe, secondo i “si dice”, per assumere un incarico di responsabilità.
Perché la coerenza, verso sé stessi in primis, è ciò che, credo, ci consente di poter essere in disaccordo con chiunque senza per questo passare per meri bastian contrari, soprattutto quando urge la necessità che qualcuno prenda le parti di quei valori che, altrimenti, sarebbero condannati all’estinzione. Valori per cui ho lottato, sofferto, perso amici, subito attacchi e che, appunto per questo, non posso permettermi di disattendere, meno che mai ora che il mio Paese ha nuovamente bisogno di chi abbia voglia di restituirgli un rispetto e un’identità che i più sembrano aver smarrito in nome di un relativismo scevro da qualsiasi altro fondamento che non sia il buonismo, il perbenismo e il menefreghismo più totale verso tutto ciò che rappresenta la nostra Nazione il farvi parte.
Mi rendo perfettamente conto che, parlare oggi di questi argomenti, vuol dire essere tacciati di ogni sorta di estremismo possibile e immaginabile: ci chiamano fascisti, xenofobi, razzisti, omofobi, sessisti… definizioni che, il più delle volte, provengono da quelli per cui è fin troppo facile fare i comunisti o i radical-chic coi soldi del papi avvocato o notaio, motivo per il quale, almeno per quanto mi riguarda, sortiscono effetti minori dell’acqua fresca. È vero: siamo di destra. Sono di destra. La destra sociale che crede ancora abbia un senso anteporre l’interesse della nostra Patria sopra ogni altro avversando il tentativo subdolo di sostituzione etnica a cui le lobby vorrebbero condannarci attraverso l’immigrazione di massa, contrastando l’asservimento economico perseguito dalle banche, provvedendo ai nostri cittadini già prima di quelli altrui e ribadendo quel principio sacrosanto per cui, l’Italia, è il suolo natio degli italiani e non di chiunque creda o voglia farsi passare per tale.
Questo l’ideale politico a cui mi rifaccio e per cui voglio continuare a battermi liberamente in un partito dove a prevalere siano la collaborazione, una visione comune, il fare squadra e il sostenersi a vicenda senza mai rinnegarsi o disconoscersi nei momenti difficili, proponendo, mettendo in atto idee e progettando iniziative che spronino chiunque vi si riconosca a farsi avanti e a dare il suo contributo attivo.
È per queste ragioni che aderisco ad Azione Nazionale, neonato movimento in cui ritrovo non soltanto un forte senso di amor patrio ma anche la voglia di essere un gruppo, con incontri giornalieri, una sede sempre aperta dove non manca mai l’occasione di sentirsi a casa fra amici con voglia di fare prima ancora che di arrivare.
Un riconoscimento particolare, poi, mi preme farlo a Cesare Mevoli che, instancabile rappresentante della destra locale, senza il bisogno di chissà quali promesse, si è dimostrato un corteggiatore politico con argomentazioni a cui difficilmente si può dire di no.
E a voi che, come il sottoscritto, siete stanchi di sentirvi orfani di qualcuno che abbia il coraggio di portare avanti la causa italiana o che non vi schierate più per il troppo timore di essere malvisti, l’invito è quello di uscire allo scoperto, perché noi ci siamo… e vogliamo arruolarvi tutti!
Luca Nigro (già Responsabile Provinciale della Comunicazione di Forza Italia)