“L’illegalità del caporalato si sconfigge con l’impegno di istituzioni e parti sociali”

La recente operazione anticaporalato, realizzata dai Carabinieri del Nucleo investigativo unitamente ai colleghi del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Brindisi, nei confronti di un titolare di Azienda e di un caporale, in contrada Trullo, agro di Tuturano, conferma in questo territorio la consolidata realtà dello sfruttamento di manodopera in Agricoltura e la svendita della dignità delle persone, a livelli che superano ormai di gran lunga la tolleranza sociale.

Le sei persone sfruttate, tutte di etnia africana, assunte a nero, una delle quali priva di permesso di soggiorno in quanto scaduto, stando alle cronache erano prive dei dispositivi di protezione individuale per la salvaguardia di salute e sicurezza, non erano stati sottoposti a visita medica, non erano stati informati sui rischi in materia di sicurezza, né addestrati ed avrebbero ricevuto un salario di molto inferiore a quello contrattuale.

L’espansione ripugnante del caporalato in Agricoltura, nonostante la L. n. 199/2016 abbia introdotto strumenti e disposizioni repressive importanti, dimostra quanto ancora occorrerà lavorare sul versante della prevenzione del fenomeno; e quanto sia stato opportuno costituire ed insediare, finalmente, anche a Brindisi  – la seconda in Puglia – la Sezione territoriale del lavoro agricolo di qualità,  la direzione e il coordinamento del quale è affidato all’Inps, al fine di monitorare e promuovere le buone pratiche presenti sul territorio.

Più in particolare per attivare politiche attive del lavoro, contrastare al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, organizzare e gestire i flussi di manodopera stagionale, assistere i lavoratori stranieri immigrati, assumere ruolo strategico e funzionale al contrasto efficace dello sfruttamento e del fenomeno del caporalato.

Elemento di fondamentale importanza, in tale percorso, è quello dei servizi di trasporto in Agricoltura, rispetto ai quali la titolarità istituzionale e finanziaria ricade sulla Regione Puglia, le cui risorse sperimentali auspichiamo possano essere, quanto prima, fruite da quelle aziende sane che contribuiscono positivamente alle ricadute economiche ed occupazionali del territorio di Brindisi.

La centralità della persona nel lavoro per noi rappresenta un principio intangibile e non negoziabile, pertanto continueremo la nostra battaglia sindacale assieme alle nostre strutture regionali e nazionali, affinché si realizzino programmi di sistema su collocamento e mercato del lavoro, su trasporti e alloggi, su integrazione e assistenza sanitaria, su sicurezza e legalità.

                                                                                  Antonio La Fortuna

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