Ho intrapreso il percorso di cure radioterapiche presso il Perrino di Brindisi, un po diffidente a
causa di pregresse esperienze negative in altro reparto. Mi spaventava l’idea di trascorrere 3
settimane parte del mio pomeriggio in ospedale, più delle irradiazioni alle quali sarei stata
sottoposta; forse perché dopo diverso tempo trascorso in ospedale, l’unica cosa che desideri e non rimetterci piu’ piede; e invece ho dovuto subito digerire l’idea di doverci tornare e anche se si
sarebbe trattato solo di un limitato periodo, non ne ero affatto entusiasta.
Poi la prima visita e le varie sedute…Una struttura nuova, colorata, vivace, luminosa, ero davvero in
un ospedale? Una saletta accogliente dove attendere il proprio turno tra uno sguardo ai minuscoli pesciolini di un grande acquario e la lettura di “Ode alla speranza” di Neruda impressa su una parete, poesia tanto cara ed appropriata…
E poi medici radioterapisti e fisici sanitari davvero scrupolosi e tanto pazienti e sorridenti, ai quali
va il mio ringraziamento per il loro approccio sempre gentile e umanamente comprensivo, qualità non rare. Ma il plauso più grande va senz’altro a tutti i tecnici, materialmente in prima linea nella gestione delle sedute; in un momento di profondo ricambio generazionale la radioterapia di Brindisi è prevalentemente gestita da loro, tecnici giovanissimi, ragazze e ragazzi vivaci e sorridenti che accolgono i pazienti quotidianamente col sorriso, con gioia consapevoli o meno che il loro
approccio energico è salutare, calma gli animi e chissà che non guarisca qualche ferita…
Oggi al mio penultimo giorno sentivo l’esigenza di divulgare questa mia piccola testimonianza allo
scopo di ringraziare di cuore tutti gli operatori ma soprattutto loro….i ragazzi della Radioterapia di
Brindisi!
A presto
(si spera in altri contesti😉
Lettera firmata (SM302)
