“L’estate 2017 ha messo a nudo tutte le inefficienze nella gestione dei randagi e della fauna locale”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Andrea Silvestri.

L’estate 2017 ha messo a nudo tutte le inefficienze, presenti a Brindisi, nella gestione dei randagi e della fauna locale.

Infatti, molteplici sono state le richieste di soccorso, dai cuccioli di cane abbandonati per i campi, nelle superstrade, ai volatili feriti che, seppur hanno trovato volontari pronti a prendersene cura, hanno trovato la morte per il continuo rimbalzo di responsabilità tra guardia forestale e polizia municipale.

Nel nostro territorio ci sono tante realtà difficili o disperate, disagi per la popolazione e per i nostri amici animali, ma quanto più aumenta l’impegno dei volontari, tanto più ci si rende conto di essere soli a combattere una battaglia in cui lo Stato locale è assente. I semplici volontari, infatti, risultano essere il primo (e unico) punto di riferimento per ogni cittadino che ritrova un animale ferito per strada

Sebbene c’è la gioia per ogni vita salvata, per ogni cucciolo che cresce e viene affidato, allo stesso modo vi è l’indignazione e il dolore per le difficoltà sovraumane a cui si è esposti. I tanti volontari presenti e operanti nella nostra realtà devono continuare a supportare le amministrazioni locali, ma non possono sostituirsi ad esse. Le risorse economiche sono limitate, così anche gli stalli a pagamento e gli affidi temporanei.

Urge che la macchina amministrativa e sanitaria a Brindisi ricominci a funzionare, con politiche lungimiranti ed efficaci. Il solito scaricabarile è indecente, per Brindisi, per i brindisini e per i tanti animali che quotidianamente muoiono nel completo disinteresse istituzionale.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO