“Le navi da crociera non sono mostri ecologici. In quanto alle donazioni, hanno dato più loro alla città che non viceversa”

Ci sarebbe da sfatare questa nuova demonizzazione delle navi da crociera, viste come “mostri ecologici” e oggetto di denunce di inquinamento e di timori da parte di molti brindisini.
Per amor di cronaca e per chiarezza, dati tecnici alla mano, navi del genere e di tale stazza, quanto ad emissioni, sono assimilabili a 25 auto di 100 cv, (74kw) immatricolate euro 3-4. Infatti navi del genere, quando ormeggiate in porto, necessitano di 2 MW o anche meno, considerata la riduzione di servizi attivi.

La differenza è che le auto trasportano al massimo 3-4 passeggeri e una nave del genere fornisce energia per 4-5 mila persone.

Per fare un altro paragone, in un ora di utilizzo di un barbecue domestico, si emette in atmosfera come in 24 ore di esercizio di una nave del genere (approssimativamente)
Da un bbq ci mangiano 5-6 persone, ma da una nave del genere ci mangiano in 5-6 mila!

In più voglio ricordare che queste navi non disperdono alcuna sostanza che non sia acqua in mare e che i gas di scarico emessi in atmosfera vengono trattati tramite appositi sistemi chiamati scrubber (molto più avanzati delle moderne autovetture euro6.2) rispettando ampliamente le norme stabilite a livello internazionale dalla convenzione Marpol, precisamente all’allegato VI che introduce limiti molto severi al contenuto al tenore di zolfo per il combustibile per uso marittimo. Inoltre questa tipologia di navi, quando in porto, utilizza Marine Diesel Oil, vale a dire un gasolio a basso tenore di zolfo, paragonabile al nomale gasolio per autotrazione. Va infine considerato che attualmente le due unità in sosta hanno a bordo pochissimi membri di equipaggio, necessari per la sicurezza e per la manutenzione ordinaria e che quindi gran parte dei servizi (alimentazione cucine, celle frigorifere, cabine, saloni, piscine, ecc.) sono disabilitati. Combattere la sosta di queste navi in tali situazioni e peraltro in tale momento storico è ascientifico, irrazionale e indice di ignoranza oltre che di atteggiamento preconcetto.

Alla luce delle donazioni di cibo, del lavoro assicurato agli operatori portuali, della possibilità di consolidare un rapporto futuro con la compagnia Costa, credo che hanno dato più queste due navi alla città che la città alle due navi e a Costa. Non consideriamo un danno o un rischio per l’ambiente il fatto che siano venute nel nostro bellissimo porto per questo periodo di sosta forzata e auguriamoci di vederle tornare molte e molte volte quando questa tragica situazione sarà finita.

Mauro Zizzi (Capitano di Macchina)

 

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