LE CREDENZE POPOLARI

Da generazioni a generazioni vengono tramandate le credenze popolari che rappresentano l’identità culturale di un popolo, scandendo le tappe fondamentali della vita quotidiana.

Di seguito riportiamo alcune di queste credenze che riguardano comportamenti adottati durante la vita di tutti i giorni, con lo scopo di far rivivere il mondo degli antichi, e di scoprirne usi e costumi che con il passare del tempo rischiano di essere dimenticate del tutto.

– Alzarsi la mattina dal lato sinistro indica che la giornata sarà negativa.

– Far cadere un contenitore contenente dell’olio è sinonimo di disgrazia, al malcapitato si consiglia di buttare del sale che ne annulla gli effetti sfavorevoli.

– Quando si acquista una provola si deve sciogliere il nodo che la lega altrimenti porta male.

– I bambini non dovrebbero passare sotto alberi di noci per evitare disgrazie.

– Le ragazze in cerca di marito usavano rompere un uovo in un bicchiere di acqua (veniva utilizzato solo il bianco), se il bianco si modellava in forme strane di sicuro vi sarebbe stato un matrimonio, nel caso in cui il bianco si depositava sul fondo l’esperimento era nullo.

– Indossare il vestito da sposa di un’altra persona per scherzo significa che non vi sposerete più.

– Avvertire un prurito al naso indica l’arrivo di denaro.

– Prestare un ago non è visto di buon auspicio nei rapporti interpersonali, nella fattispecie trovarsi in casa un ago altrui è sinonimo di inimicizia.

– Quando avvertiamo un ronzio nelle orecchie può significare: se il fischio è nell’orecchio destro si dice che qualcuno sta parlando male di te, al contrario se è nell’orecchio sinistro parleranno bene. A tal proposito gli anziani pronunciavano la frase: “Ci si buenu resta, ci noni vavvandi”.

Molte le credenze legate alla donna in gravidanza:

– La forma della pancia si dice determinasse il sesso del nascituro, se essa era rotondeggiante sarebbe nato un maschio, se avesse avuto forma appuntita sarebbe nata una femmina.

– Anche la luna poteva determinare il sesso del nascituro. Se questi nasceva con luna calante allora sarebbe stato un maschio, altrimenti, se era crescente indicava una figlia femmina.

– Tenere le gambe incrociate per una donna incinta non era di buon uso perché indicava il contorcersi del cordone ombelicale.

– I panni dei neonati non ancora battezzati non potevano essere stesi fuori al tramonto, perché si credeva che le ombre cattive potessero impossessarsi dei piccoli. Se questi venivano per caso raccolti dopo il tramonto, bisognava buttare un po’ di zucchero nel fuoco che allontanava le anime cattive.

– Lasciare il pane capovolto sulla tavola è di cattivo gusto in quanto esso è ritenuto un alimento sacro paragonabile al corpo di Cristo e per lo stesso motivo quando il pane si indurisce o restano delle briciole, si raccomanda di non buttarle nel fuoco o quantomeno di baciare il pane prima di buttarlo via.

Massimo Galantucci

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