“Le attività integrative di valenza socio educativa devono garantire lo sviluppo della personalità dell’alunno attraverso la presenza stabile di un educatore che segua costantemente l’alunno con disabilità nel processo di integrazione ed inclusione!”

Noi famiglie viviamo la disabilità dei Nostri nel modo più dignitoso possibile, ma il percorso di vita viene complicatodalla carenza dei servizi ed il tutto è amplificato quando all’interno dei pochi servizi presente vengono negati i diritti. Quando parliamo dei Disturbi dello Spettro autistico la situazione si complica ancora di più, sia per la complessità della stessa sindrome sia per le competenze richieste.

E’ stato pubblicato dal Comune di Brindisi il Bando per l’affidamento del servizio di Assistenza specialistica per l’integrazione scolastica per alunni diversamente abili per le scuole dell’infanzia , primaria e secondaria di primo grado.  Con Nostro dispiacere prendiamo visione che sarà utilizzata una platea di 103 persone a 30 ore settimanali. La graduatoria in oggetto include OSS ed Educatori.

La figura degli educatori è basilare per gli alunni con autismo, il bando penalizza anche con la continuità della stessa figura professionale..

La scelta dell’amministrazione,  riassunta nel documento del bando determina un pesante taglio al servizio,  sulla pelle dei più deboli ed in netto contrasto con l’impegno e la sensibilità sbandierata in ogni occasione istituzionale,  alla luce del significativo aumento della platea degli utenti che accederanno al servizio (+50) e della diminuzione degli operatori (-45) previsti rispetto allo scorso anno.

Occorre chiamare le cose con il proprio nome invece di trincerarsi dietro semplice demagogia.

Lo stesso Consiglio di Stato con sentenza n 3104/09 evidenzia come il continuo cambiamento dell’educatore (con le ovvie ricadute in termini di regressione delle esperienze e degli apprendimenti dell’alunno) compromette l’omogeneità e la continuità dell’intervento individuale in favore dell’alunno disabileha stabilito che “le attività integrative di valenza socio educativa (e tra queste il supporto individualizzato a favore dell’alunno  assistito prestato dall’educatore) devono essere prestate con modalità idonee a realizzare lo sviluppo della personalità dell’alunno e a garantire la presenza stabile di un educatore che segua costantemente l’alunno con disabilità nel processo di integrazione.” In concreto ciò significa che l’Ente Locale deve garantire negli anni la nomina di tale professionista-

A tale pronuncia deve aggiungersi la sentenza del Tar Palermo n. 1813/2011 che arriva ad affermare che il diritto alla continuità didattica del sostegno e, quindi, alla qualità dello studio, prevale sul rispetto delle graduatorie.

Per queste ragioni come Angsa Brindisi chiediamo con forza ai nostri interlocutori di ritirare immediatamente il bando riscrivendolo in maniera più adatta quanto meno a garantire quel livello di assistenza assicurato fino ad ora, certi che in mancanza non esiteremo ad agire in ogni sede possibile per tutelare i diritti dei più deboli e delle loro famiglie già impegnate in una battaglia quotidiana impari contro la disabilità

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