FRANCAVILLA FONTANA – Non si fa attendere la replica dell’assessore ai servizi finanziari Alessandra Latartara sulle lampade votive.

“Dopo aver letto sulla stampa l’intervento di qualcuno degli amministratori del passato appare evidente lo stato confusionale in cui questi ultimi versano – ha commentato l’assessore – associare la vicenda Tari a quella relativa al canone delle lampade votive è pura demagogia. Giova allora fare, per l’ennesima volta, chiarezza. Se non altro per la tranquillità di tutti i cittadini e salvaguardia della trasparenza sui conti pubblici.

1 – La Tari è un tributo e segue alcune regole di imposizione e riscossione legate al servizio di smaltimento dei rifiuti.

2 – Il canone per le lampade votive è un canone di natura patrimoniale e segue altre regole.

3 – La Tari, previa sua determinazione legata al costo del servizio, va inviata al cittadino e successivamente il cittadino la riversa al Comune.

4 – Il canone per le lampade votive deriva da un contratto intercorso tra le parti, può essere riversato autonomamente dai cittadini senza alcuna preventiva comunicazione, essendo il suo importo fisso e predeterminato.

5 – Il bilancio contiene già le somme iscritte in entrata per il canone delle lampade votive, come è sempre correttamente avvenuto in questi anni e negli anni precedenti con il controllo dei revisori dei conti, e come previsto dalle nuove norme di contabilità armonizzata del 2015 (ahimè non è più applicabile il Dpr 196/1994 come qualcuno dovrebbe ben sapere).

Nessuna mancanza. Nessun buco. Nessun caso Tari. Solo demagogia spicciola e una buona dose di superficialità da parte di chi ha cercato di sollevare questo polverone. I cittadini quindi potranno pagare con tranquillità, come hanno sempre fatto, dopo l’invio degli avvisi che, quest’anno, arriveranno con qualche mese di ritardo (sono già in fase di spedizione) a causa dell’enorme mole di lavoro che vede impegnati gli uffici del settore Finanze e Tributi nella compensazione/rimborsi Tari. Da ultimo va pure sottolineato che non si era nel torto nel pensare che la Tari, per la specificità del tributo, potesse essere approvata oltre i termini senza alcun danno per le casse dello Stato. Alcuni tribunali di Italia hanno dato ragione ai Comuni e ritenuta valida ed efficace l’approvazione delle tariffe oltre i rigorosi termini di legge. A Francavilla, alla luce di un diverso orientamento del Tar di Lecce, si è scelto per la Tari, sempre nell’interesse dei cittadini, la strada del rimborso o della compensazione del tributo versato in eccedenza”.

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