L’agorà della Sinistra: “Si può, si deve andare avanti ma in modo nuovo”

Nell’Amministrazione del Comune abbiamo assistito, con sofferenza, allo sviluppo di diverse  negatività:

-una crescente incapacità ad ascoltare,

-Il rinchiudersi in un percorso amministrativo predefinito malgrado le notevoli mutazioni avvenute ed in divenire,

-la convinzione di avere in mano le soluzioni ottimali pur se le stesse risultassero avulse da quelle prospettate da altri soggetti, sia politici sia sociali, che sono oggettivamente  importanti rappresentanti  di settori specifici di una società complessa come quella di una città capoluogo con una lunga storia e molteplici interessi e bisogni.

Si è passati da un grande sogno ad una gestione progressivamente sempre più quotidiana, talvolta prevalentemente ragionieristica, perdendo per strada il coraggio di quelle scelte contenute nel programma, troppo a lungo rinviate, sino a farle apparire impossibili.

Sicuramente ha pesato la disastrosa situazione di bilancio trovata in eredità, sicuramente lo tzunami sociale, economico e finanziario causato dal CoVid19 ha alterato l’operatività; però questo contesto, col passare del tempo, ha esaltato eccessivamente le debolezze.

Proprio a fronte di questa situazione, come L’Agorá di Brindisi, abbiamo tentato sino all’ultimo di invitare  al dialogo, di prestare attenzione alle altre varianti rispetto alle scelte che si stavano definendo, di considerare le  posizioni di soggetti sociali e politici, di strutturare una maggiore condivisione interna nel meraviglioso sforzo della partecipazione e della comprensione delle posizioni diversificate.

Siamo sempre stati consci della nostra debolezza anche a causa della perdita del gruppo consiliare Leu il quale purtroppo ha dimostrato nel tempo l’assenza di idealità politiche e programmatiche nella sua nuova collocazione autonomistica, assenza confermata dal suo recente indebolimento; però avevamo comunque con noi un tessuto di relazioni sociali e qualche utile lavoro di programmazione .

Avevamo chiesto un momento di verifica di quanto fatto in due anni, di quanto non riuscito a sviluppare, forti della oggettiva assenza di mire “poltronistiche” oltre ad essere poco propensi ad una modifica della squadra assessorile; proprio per sviluppare al meglio la seconda fase di consiliatura, adeguandola alle novità ed alle nuove sofferenze ma confermando l’obiettivo di fondo: quello scritto nel programma dal quale ci si stava allontanando.

Molte cose positive sono state messe in campo; è sempre stata evidente la volontà di dare una svolta ma non era più sufficiente;  era improcrastinabile un rafforzamento politico della maggioranza, rimotivando anche alcuni consiglieri defilatisi, una verifica di eventuale condivisione su alcuni temi importanti per la città con quella parte dell’opposizione più disponibile ad un rapporto costruttivo, l’apertura di un confronto credibile con le Forze sociali, a partire da quelle del lavoro e della produzione sino a quelle impegnate  quotidianamente verso le fasce più deboli ed in sofferenza.

Invece ci si è chiusi sempre più a riccio, reagendo con supponenza alle lamentele ed alle critiche provenienti dalla città ed anche a chi cercava di farle comprendere ed a suggerire percorsi diversi.

A causa di quanto dianzi esposto nonchè per  l’assenza  di momenti di confronto  su tali tematiche e sull’elaborazione aggiornata del bilancio previsionale 2020, portato avanti solo in sede ristretta e recentemente di giunta, avevamo già la settimana scorsa  notificato in modo diretto e riservato alla maggioranza la nostra uscita dalla stessa, non rilevando nessuna modifica di impostazione da parte del Sindaco e di buona parte degli altri componenti.

La successiva vicenda kafkiana proprio sul bilancio previsionale ha confermato le nostre preoccupazioni e determinerà  la venuta di un Commissario ad acta per la stesura dello stesso con tutte le conseguenze che ciò comporterà.

Una grande sconfitta per la Amministrazione e per la Città.

Pertanto la nostra posizione non ha più motivo di restare riservata, in quanto tutto è ulteriormente precipitato, oggi con toni secondo noi fuori luogo e non utili.

Ora occorre uno scatto di reni e di responsabilità.

Il Sindaco e le Forze politiche della maggioranza insieme ai Consiglieri ora devono assolutamente affrontare i nodi che sono rimasti irrisolti ed affrontare le nuove procedure relative al bilancio preventivo, impegnandosi nel contempo a cambiare definitamente l’approccio degli ultimi tempi:

 ci si rivolga alla città, a tutta la città con una rinnovata attenzione e disponibilità, si costruisca un fitto percorso di partecipazione e di conseguente rinnovamento nonchè rilancio del programma oggettivamente aggiornato con particolare attenzione a:

  • Politiche e servizi sociali programmati e gestiti con spirito, metodi innovativi che permettano anche il reperimento di risorse con una programmazione adeguata, peraltro suggerita da forze sociali significative per radicamento e struttura,
  • Riassetto della macchina burocratica del Comune che ha mostrato palesi inadeguatezze in alcuni settori importanti,
  • Nuovo protagonismo del Sindaco, insieme agli altri Sindaci della provincia, verso le problematiche sanitarie
  • Riqualificazione della viabilità e del servizio di trasporto pubblico cittadino
  • Riqualificazione organizzativa ed efficientamento della BMS,

    –  Verifica dello stato attuale e   ristrutturazione del ciclo dei rifiuti

     –  Apertura di un tavolo con le Associazioni imprenditoriali e con i Sindacati per il rilancio eco sostenibile dell’assetto industriale e  per la più qualificata gestione della fase della decarbonizzazione che deve essere occasione per un nuovo protagonismo del nostro territorio nello sforzo nazionale di riconversione ecologica della produzione e distribuzione energetica

  • Apertura di un tavolo con i soggetti operanti nel settore portuale ed esperti per costruire un contributo condiviso ed originale alla nuova Pianificazione dell’assetto e della funzionalità del Porto di Brindisi, il quale deve assumere il ruolo che gli compete nella Pianificazione e nella Programmazione dell’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Meridionale.                                                                                                                          Tanto solo per citare alcune delle principali priorità.

Il Coordinamento de L’Agorà della Sinistra Brindisi

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO