L’Adoc interviene sulla chiusura della sede della Polizia postale

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Adoc sulla chiusura della sede brindisina della Polizia postale.

La notizia relativa alla chiusura della sede della Polizia postale di Brindisi se da una parte non ci coglie impreparati, la notizia era già nell’aria da diversi mesi, dall’altra lascia l’amaro in bocca per l’ennesima disattenzione nei confronti del territorio da parte dei vari livelli istituzionali. Non è solo il venir meno dei servizi che preoccupa quanto la perdita di un gruppo di lavoro che è divenuto negli anni punto di riferimento non solo nella conduzione di importanti indagini per la prevenzione ed il contrasto dei reati informaci ma anche per migliaia di cittadini soprattutto studenti che hanno potuto apprezzare e beneficiare di numerose attività di formazione e sensibilizzazione alcune delle quali con il contributo dell’ADOC provinciale. E’ palese la discriminante utilizzata ai fini dell’individuazione della sede da sopprimere, esclusivamente territoriale a nostro modo di vedere, considerata l’immunità acquisita da altre realtà anche su altri fronti. Risulta paradossale che tale scelta avvenga in netto contrasto con i risultati raggiunti in questi anni di grande attività e contestualmente all’arrivo a Brindisi del Questore, Maurizio Masciopinto, con un trascorso, ironia della sorte, come direttore del settore investigativo della polizia postale. Preoccupa il silenzio che regna sulla vicenda nel territorio, un segnale fortemente negativo ed irriguardoso nei confronti di una realtà che andrebbe tutelata. Il nostro intervento oltre che di denuncia vuole rappresentare un ringraziamento agli operatori della Polizia postale di Brindisi per il pregnante impegno profuso a favore del territorio e non solo.

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